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Migranti, vescovi all'attacco. Scontri al corteo anti-Salvini

Monsignor Galantino: «Sprar straordinari, basta atteggiamenti da curva». Aggressione a Bari, 4 feriti

Migranti, vescovi all'attacco. Scontri al corteo anti-Salvini

Bari Dalle traversate in mare al sistema di gestione dell'accoglienza. La questione immigrazione e le strategie del governo rimangono al centro del dibattito politico. E alla vigilia dell'esame in Consiglio dei ministri del prossimo decreto annunciato da Matteo Salvini, interviene monsignor Nunzio Galantino, segretario generale uscente della Cei e presidente dell'Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica. Il quale si schiera in favore dello Sprar, il modello di protezione per richiedenti asilo e rifugiati che potrebbe essere ridimensionato. «Dove sono tenuti bene, e sono la stragrande maggioranza, sono istituzioni straordinarie perché il modo in cui sono stati concepiti dà garanzie», dice Galantino. «La realtà italiana non è così negativa da intervenire a ferro e fuoco», aggiunge invocando «realismo per smettere atteggiamenti curvaioli che non ci fanno percepire il senso della realtà». Galantino precisa di non aver esaminato il decreto, ma sostiene che qualsiasi provvedimento «dipende dall'obiettivo che si deve raggiungere»: bisogna capire se viene approvato «per ricavare il massimo profitto da certi atteggiamenti o per un servizio alla persona quale sia la sua condizione o nazionalità».

Intanto, mentre si discute sulla riforma annunciata dal governo, nelle città sale la tensione sul tema immigrazione. Quattro persone sono rimaste ferite l'altra sera a Bari in un'aggressione scattata al termine di una manifestazione organizzata da associazioni, centri sociali e comitati contro il ministro dell'Interno. Il più grave è Antonio Perillo, 36 anni, a cui sono stati applicati nove punti di sutura alla testa: si tratta dell'assistente dell'eurodeputata Eleonora Forenza, esponente di Potere al Popolo eletta con l'Altra Europa con Tsipras, a cui i medici hanno riscontrato uno stato d'ansia. Le indagini sono concentrate sui militanti di Casapound: una trentina sono stati interrogati ieri dalla polizia, otto gli identificati. Il movimento di estrema destra respinge le accuse e in una nota sostiene che si è trattato di un tentativo di assalto alla sede «fortunatamente respinto» dai militanti «che presidiavano per evitare vandalismi». È accaduto al quartiere Libertà, dove era stato Salvini.

Il sindaco di Bari Antonio Decaro parla di «mandanti morali». «Sono tutti quelli - spiega - che ogni giorno, subdolamente, con parole di finto buonsenso, alimentano un clima di odio, di pregiudizio, di violenza. Soffiare sul vento della paura rischia di generare incendi». Sul caso interviene anche Salvini. «Se uno pesta un altro essere umano può essere giallo, rosso o verde, il suo posto è la galera. Poi da ministro dell'Interno devo andare oltre la notizia».

E il segretario del Pd Maurizio Martina annuncia una manifestazione per il 30 settembre a Roma «contro questo clima d'odio».

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