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Bernardo spegne le polemiche: "La pistola? Mai in corsia"

Il candidato sindaco del centrodestra, Luca Bernardo, ha replicato alle accuse rivoltegli dal consigliere regionale radicale Michele Usuelli

Bernardo spegne le polemiche: "La pistola? Mai in corsia"

"La pistola non l'ho mai portata in corsia in mezzo ai bambini. Sono sicuro al cento per cento. Se qualcuno mi ha visto vada in Procura con le fotografie. Sono entrato con l'arma in ospedale, l'ho avuta addosso ma mai in corsia e mai quando giro o sono dentro con i pazienti. Ci mancherebbe altro". Con questa risposta, rilasciata a margine della sua visita all'inaugurazione del festival 'Il Perù in Milan', il candidato sindaco del centrodestra, Luca Bernardo, ha ribattuto alle dichiarazioni rilasciate alla stampa dal consigliere regionale di +Europa Michele Usuelli che ha sostenuto che il suo avversario politico girerebbe armato di pistola anche nel reparto di pediatria che dirige all'Ospedale Fatebenefratelli.

È lo stesso Bernardo a chiarire la vicenda spiegando che "se la notte rimango in ospedale , visto che sono stato minacciato, l'ho portata, ma mai in corsia e mai succederà. La tengo addosso, rimango nel mio studio e non visito". Il candidato sindaco del centrodestra ha inoltre ricordato di avere il porto d'armi da difesa da più di dieci anni e in merito a ciò "ne ho titolo e motivazione". "L'ho fatto- ha aggiunto- perché, come alcuni altri medici, ho avuto problemi con alcuni pazienti che a volte possono essere instabili e alcuni miei colleghi sono stati uccisi da pazienti. Per fortuna io sono qui vivo, vegeto e candidato al Comune".

Alla domanda fatta dai cronisti su quando fosse stata l'ultima volta in cui avesse portato la pistola in ospedale, Bernardo ha spiegato: "Diversi mesi fa, immagino, sinceramente non ricordo non è la mia compagna di vita, la mia compagna di vita è mia moglie". Ma attualmente, evidenzia ancora Bernardo, l’arma è custodita in cassaforte "da tanto tempo, anche perché al momento non ho necessità di portarla. L'arma è in cassaforte e lì rimane".

Ma la storia non finirà qui. Bernardo ha annunciato di aver dato mandato al proprio legale di denuncia penale per diffamazione "perché Usuelli è un diffamatore e dice bugie. Non so dove avrà preso queste informazioni, sarà Usuelli che lo dovrà dire nei luoghi deputati. Faccia i nomi delle sue fonti". "Il mio legale questa mattina è stato attivato - ha proseguito -, Usuelli si prenderà una denuncia di carattere penale per diffamazione a mezzo stampa".

Bernardo si è poi rivolto ai suoi avversari politici affermando di trovare che "certa sinistra dovrebbe smettere di usare metodi da cortina di ferro, usando la diffamazione come strumento. Per questo ho già dato mandato al mio legale contro la diffamazione". Per il candidato sindaco del centrodestra la campagna elettorale ha "temi seri da affrontare per la nostra città, dalle nuove povertà alla fragilità di molte fasce sociali, alle case fatiscenti nei quartieri popolari della città, alla mancanza di sicurezza, al lavoro, l'ambiente, la mobilità. Tutti temi importanti. Dobbiamo discutere di Milano e del miglioramento della vita di tutti i nostri concittadini".

Lo stesso Bernardo preferisce di parlare dei problemi che affliggono la città rimarcando che non dormirà la notte "finché vedrò ancora una sola persona dormire per strada, non dormirò la notte finché saprò che i nostri bambini non possono giocare nei cortili delle case in cui vivono o nei parchi, finché gli anziani resteranno chiusi in casa per paura che le loro stesse abitazioni siano occupate abusivamente". Inoltre Bernardo ha ricordato che il fatto che finito l'orario di lavoro possa andare a visitare chi ha bisogno di cure è "in piena linea con il mandato e la missione di medico. Quindi evidentemente per qualcuno il giuramento di Ippocrate non vale. Per me sì, sempre".

Nonostante le polemiche divampate in queste ore Bernardo ha garantito che in caso di sua elezione non sarà un 'sindaco-sceriffo’: "No, perché lo sceriffo non l'ho fatto nemmeno a Carnevale in corsia, ho fatto il clown e altre cose, ma nel mio reparto non ci sono nemmeno le armi giocattolo".

Sulla questione è intervenuto anche l’europarlamentare milanese di Fratelli d’Italia, Carlo Fidanza, che in una nota ha affermato: "Una sinistra disperata, ed evidentemente priva di argomenti e progetti da portare avanti in campagna elettorale, usa un’accusa infamante nel tentativo di gettare fango su Luca Bernardo. Il candidato sindaco del centrodestra è una persona stimata e apprezzata, un medico che dedica la sua vita a curare i bambini".

Fidanza ha anche sottolineato che accusare Bernardo di portare armi in corsia "non è solo folle, è la dimostrazione di quanto la sinistra milanese sia incapace di argomentare in modo costruttivo".

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