"Milano da curare. È una capitale Ue che va rilanciata"

Luca Bernardo, 54 anni, responsabile della pediatria dell'ospedale Fatebenefratelli e da poche ore candidato sindaco del centrodestra

"Milano da curare. È una capitale Ue che va rilanciata"

Luca Bernardo, 54 anni, responsabile della pediatria dell'ospedale Fatebenefratelli e da poche ore candidato sindaco del centrodestra. Non avrà ripensamenti come altri prima di lei?

«Assolutamente no, sono felice e convintissimo. Ho ricevuto la notizia mentre ero in reparto, mi sono arrivate decine di messaggi. C'è stata una spinta forte da parte della città e delle associazioni».

Ora prenderà un'aspettativa?

«Vorrei continuare a fare il mio dovere da medico in ospedale dalle 6 alle 9, ci proverò, mancano 100 giorni al countdown e credo sarà una campagna elettorale full immersion».

Una campagna lampo. Ce la può fare contro Beppe Sala?

«È una persona perbene ma abbiamo sicuramente opinioni diverse su molti temi, e girando da pseudocandidato ho colto la richiesta di un cambio di marcia radicale. Io da sempre ho le mani dentro al sociale, vivo dentro ai problemi delle persone, vedo genitori che portano a curare solo il figlio che sta peggio perché non possono pagare due ticket. Non ci si può improvvisare».

Ma chi glielo fa fare?

«Quando uno raggiunge ruoli importanti nella professione e nel sociale, ha lavorato tanto anche nei mesi del Covid, sente che gli è stato dato tanto ed è una cambiale a rendere. Voglio restituire qualcosa alla città».

Ha visto Salvini e Meloni e sentito Berlusconi, le hanno dato consigli?

«Con Salvini ci siamo detti che non sarà facile ma corriamo per vincere, non per partecipare. La Meloni è certa che dopo la pandemia la gente sarà molto attenta a comprendere cosa avverrà nel futuro. Berlusconi ha parlato come me con le mamme: Le lascio il mio numero, mi chiami a qualsiasi orario e in ogni momento».

Perché è saltato il ticket con Gabriele Albertini?

«È corretto che decidano i partiti».

Il Sole24Ore ha pubblicato la classifica sul gradimento dei sindaci, Sala è all'89esimo posto. Sorpreso?

«Il sindaco deve fare il door to door, non stare chiuso dove non si vedono i problemi o sui social. Ora dobbiamo curare Milano, ascoltare i bisogni e progettare grandi opere».

Sala tiene bloccato il progetto del nuovo stadio per i veti green. Si deve fare?

«A chi non interessa l'ambiente, siamo tutti green, ma Milano è una capitale Ue, i progetti di rilancio sono fondamentali».

Sala ha detto anche povera Milano se la campagna si concentra sulle ciclabili ma le sue nuove piste hanno scatenato polemiche. Cosa ne pensa?

«Le famiglie che portano i bimbi in ambulatorio non mi sembrano contente di questa modalità di ciclabili, andranno corrette tout court. Poi sono d'accordo, ci sono problemi più grossi perché qualcuno in questi anni non si è interessato a correggerli...».

Prime stoccate da sfidante?

«Non aspettatevi da me una campagna urlata, rispetto tutti».

Vittorio Feltri è capolista Fdi, non farà una campagna a toni bassi..

«Ci conosciamo dal 2008, è simpatico e arguto e a Feltri tutto è concesso».

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