A Milano fermato con pass falso, a Modena rivolta in un cinema. Focolaio in una famiglia di No Vax

A Formia un papà mente sul tampone prima del ricovero. Primi interventi della polizia per i furbetti del passaporto

A Milano fermato con pass falso, a Modena rivolta in un cinema. Focolaio in una famiglia di No Vax

Con il Covid non si scherza. Può andare bene, ma anche male, come dimostra la vicenda di un giovane papà finito in rianimazione con il figlio di due anni raccontata da Repubblica. L'uomo, un impiegato delle Poste di 43 anni originario di Formia, in provincia di Latina, non era vaccinato. Il virus non lo ha risparmiato, si è aggravato, è stato intubato e trasferito a Roma, mentre il piccolo è stato trasportato al Bambin Gesù e ricoverato insieme alla madre, anche lei positiva. Contagiati anche una zia, finita in un altro ospedale, e diversi parenti. Un focolaio scoppiato in una famiglia dove c'erano altre sette persone non vaccinate. Eppure al pronto soccorso, nonostante i sintomi del Covid, il 43enne avrebbe mentito, dicendo di essere immunizzato e di avere un tampone negativo. Nonostante escludesse di avere il Covid, le sue condizioni si sono aggravate rapidamente e hanno reso necessario il ricovero in terapia intensiva presso il Policlinico Gemelli. Per il momento nessuno dei colleghi delle Poste sembra essere stato infettato. Sono in corso accertamenti per capire se si tratti di no vax o se erano soltanto in ritardo con la vaccinazione e perché l'uomo era sicuro di essere negativo al tampone.

Le terapie intensive in questi giorni sono piene di casi gravi di persone che non hanno ancora fatto il vaccino. Di qui la spinta del green pass. Ma l'introduzione dell'obbligo della certificazione verde per diverse attività, oltre a convincere gli indecisi, sta scatenando la fantasia dei furbi che non intendono immunizzarsi, né farsi il test, ma non vogliono rinunciare alle attività per cui è previsto il pass. Non solo la trovata di farsi inviare su Whatsapp il Qr code di un altro, sperando di non incappare nelle verifiche a campione, ma anche altri tentativi di dribblare i controlli. Come è accaduto martedì a Milano, dove un ventenne ha cercato di entrare in palestra con un pass non suo. Il titolare se n'è accorto e gli ha chiesto spiegazioni, poi davanti all'atteggiamento aggressivo del giovane ha chiamato la polizia. Anche con gli agenti è continuata la polemica del ragazzo, che sosteneva di non essere d'accordo con la politica del green pass. Adesso rischia una multa e una denuncia per falso nel caso in cui il certificato risultasse contraffatto.

Altro caso a Modena.

Un gruppo di persone senza la certificazione ha cercato di entrare lo stesso in un cinema all'aperto contestando le modalità decise dal governo per accedere agli eventi. È dovuta intervenire la polizia, che ha identificato sette persone. Sette no-green pass, che sono stati allontanati dalla zona.

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