"Milano, le imprese tifano per un San Siro bis"

Il presidente di Assolombarda: "Opportunità per la città, ospiteremo il lancio del progetto di Milan e Inter"

"Milano, le imprese tifano per un San Siro bis"
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"Ospiteremo in Assolombarda, alla presenza dei vertici di Milan e Inter, la presentazione del progetto del nuovo stadio". Manca ancora il via libera, domani il Consiglio comunale di Milano è convocato a oltranza per decidere sulla vendita di San Siro e delle aree intorno alle squadre che vogliono costruire un nuovo impianto moderno da 71.500 posti e una cittadella dello sport e dell'intrattenimento, e alla vigilia Alvise Biffi, presidente dell'associazione delle imprese che operano nella Città Metropolitana di Milano e nelle province di Lodi, Monza e Brianza e Pavia, è ottimista e con questo annuncio si schiera nettamente a favore dell'operazione. "Gli stadi moderni sono molto più di un'arena sportiva. Oltre ad essere strategici per garantire alle squadre introiti coerenti a quelli dei competitor internazionali, sono comparti multifunzionali attivi tutta la settimana, a disposizione dell'intera cittadinanza. E progetti di questo tipo - puntualizza - possono determinare importanti ricadute economiche su un indotto che va dalle costruzioni all'intrattenimento e alla cultura". Nel dossier depositato dalle squadre si parla (ad esempio) di un impatto economico complessivo di 4,6 miliardi durante la fase di costruzione, un miliardo e 800mila euro di questi saranno generati dagli investimenti per la realizzazione del progetto e 2,4 miliardi dall'indotto legato alle filiere, circa 400 milioni dai consumi delle famiglie coinvolte nei lavori. Nella sola fase di cantiere il progetto genererà 18.460 posti di lavoro e a regime 16mila posti a tempo pieno all'anno. "Come imprenditori - conferma Biffi - tifiamo per tutti i progetti che si propongono di sviluppare e fare grande Milano, come è stato per Expo e per le Olimpiadi invernali 2026". E "se pensiamo alla realizzazione delle grandi opere cruciali per il territorio, ci aspettiamo che chi vuole investire venga incoraggiato a farlo. Milano ha oggi la grande opportunità di consolidare il ruolo di hub dell'innovazione".

L'operazione "San Siro bis" è quasi una telenovela, a Milano se ne discute da oltre sei anni. "Vorrei ribadire la necessità che la questione stadio si risolva in tempi certi e giusti con un nuovo impianto adeguato alla fama internazionale di Milan e Inter. Si tratta - sottolinea Biffi - di un tema fondamentale che da troppo tempo non trova soluzione. Il resto del mondo, nel frattempo, si è già proiettato verso strutture tecnologiche e all'avanguardia che garantiscono la possibilità di ospitare grandi eventi internazionali sportivi e di intrattenimento. Per continuare ad essere attrattivi e rafforzare la competitività della città servono infrastrutture moderne e progetti di carattere internazionale". Il presidente di Assolombarda è convinto che Milano sia "senza dubbio una delle città più attrattive d'Europa", cita gli "oltre 8 milioni di turisti all'anno, attratti non solo dal patrimonio culturale e artistico ma anche dalla capacità della città di rinnovarsi e proporre esperienze contemporanee" ma si conferma al tempo stesso "un polo internazionale per le imprese". Tra i numeri cita questa volta le "59 nuove multinazionali estere" che solo lo scorso anno "hanno scelto di insediarsi qui, riconoscendo nel capoluogo lombardo un ecosistema favorevole alla crescita, all'innovazione e alla competitività. Milano ha dimostrato di sapere competere con le grandi capitali europee". Non può sedersi sugli allori.

Per mantenere e rafforzare la posizione, conclude Biffi, "dobbiamo lavorare per una burocrazia più efficiente, regole più semplici e meno interpretabili e, soprattutto, per il rispetto dei tempi stabiliti. Gli investitori internazionali scelgono dove insediarsi in base a questi fattori, oltre che per la qualità del capitale umano e dei servizi".

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