Cronache

Minacce alla Casellati, politica sotto choc

La denuncia della presidente del Senato. Solidarietà bipartisan

Minacce alla Casellati, politica sotto choc

Pochi giorni fa la notizia degli attacchi sul web al capo dello Stato, Sergio Mattarella. Adesso è la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ad essere costretta a denunciare gli odiatori che la perseguitano sul web e ancora prima la avevano presa di mira via posta con lettere anonime. «Ammazziamo la Casellati» si legge in più di un post, dai contenuti a tratti deliranti, diretti contro la Casellati. L'ufficio stampa in una nota parla di «pesanti minacce di morte sui social network» e comunica che «il presidente del Senato ha sporto denuncia per un'escalation di odio iniziata nell'ultimo mese con una serie di lettere anonime» e culminata appunto con le minacce di morte sui social.

La campagna dei haters della Casellati si è scatenata subito dopo che alcuni giornali avevano pubblicato la notizia di un suo presunto abuso nel ricorso ai voli di Stato. Il registro di volo del Falcon 900 a disposizione della presidente del Senato sembrava accusare Casellati: da maggio 2020 ad aprile si è alzato in volo 97 volte per coprire la tratta Roma-Venezia (a Padova risiede la famiglia), ma anche per volare verso la Sardegna ad agosto. Casellati si è difesa spiegando che si trattava di motivi di salute che l'avevano praticamente costretta ai voli di Stato, portando come prova a sua difesa che nel corso del 2018 e del 2019, anni durante i quali il tema del Covid non esisteva, a Ciampino nessuno l'aveva mai vista salire a bordo dei voli di Stato. La Casellati si è sempre spostata in treno finché le condizioni gliel'hanno concesso: d'altra parte il suo ruolo istituzionale rende indispensabile una costante presenza a Roma. La polemica comunque è rimasta molto accesa, anche perché c'è chi sospetta che l'attacco sia mirato a frenare la corsa di colei che è considerata uno dei possibili candidati al Quirinale.

La difesa della Casellati è stata trasversale. Uno dei sostegni più evidenti è arrivato dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ormai ex giustizialista dopo le esperienze di governo e di avvenimenti mediatici e di procura. «Solidarietà e vicinanza alla presidente del Senato Elisabetta Casellati. Su minacce e parole d'odio non ci sono giustificazioni, sono gesti ignobili. In questi casi è essenziale fare fronte comune e condannare senza esitazioni» ha dichiarato Di Maio. La solidarietà nei confronti della Casellati ha toccato tutti i partiti. Dalla Lega di Matteo Salvini ai ministri azzurri Mara Carfagna, Mariastella Gelmini, Renato Brunetta, fino al gruppo dem al Senato guidato da Simona Malpezzi: «Basta odio e violenza».

Così anche il gruppo di Italia viva per bocca del presidente dei senatori, Davide Faraone: «Basta con questa escalation di odio».

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