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"Appeso a testa in giù". I no vax minacciano Tajani

Forza Italia spinge per il rafforzamento della campagna vaccinale ritenuta indispensabile per vincere la battaglia contro il Covid-19

Il coordinatore nazionale di Forza Italia Antonio Tajani
Il coordinatore nazionale di Forza Italia Antonio Tajani

“Vi vedo bene appesi a testa in giù in piazzale Loreto. Fascisti”. È questa la frase choc indirizzata sui social al coordinatore nazionale di Forza Italia Antonio Tajani. L’intimidazione è arrivata da un presunto No vax, ma non ha sortito l’effetto sperato. “Le minacce di morte non mi spaventano, nessun passo indietro. Solo con i vaccini e il Green pass possiamo uscire dalla pandemia”. La risposta di Tajani non si è fatta attendere. L’esponente azzurro ha scritto un post su Twitter in cui ha respinto al mittente il macabro avvertimento. Forza Italia spinge per il rafforzamento della campagna vaccinale ritenuta indispensabile per vincere la battaglia contro il Covid-19. In serata poi è arrivato il messaggio di solidarietà da parte di Silvio Berlusconi: " Un abbraccio ad Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia, minacciato dall’odio cieco dei #novax. Nessuno fermerà l’impegno suo e di tutta Forza Italia per guarire l’Italia dalla pandemia grazie ai soli strumenti che abbiamo a disposizione: vaccini e certificato sanitario".

Sul fronte governo, Tajani ripone piena fiducia nell’operato del premier Mario Draghi considerato uno dei principali leader in Europa. “Con l'uscita di scena della Merkel – ha dichiarato il coordinatore di Forza Italia al quotidiano Il Messaggeropotrà ridare un ruolo di primo piano al nostro Paese e bilanciare l'asse franco-tedesco. Sarà fondamentale utilizzare il suo peso politico per far sì che l'Unione europea vinca le sfide sul tavolo, dall'immigrazione alla revisione del patto di stabilità”. Questo Draghi lo potrà fare sia da presidente del consiglio sia, eventualmente, da presidente della Repubblica.

Minacce a Tajani

In ogni caso, non è certo Forza Italia a spingere il premier verso il Colle. “Sarebbe un ottimo Capo dello Stato – ha aggiunto Tajani – avrebbe tutte le carte in regola. Ma io penso che fino al 2023 Draghi debba completare il lavoro che ha avviato, portare avanti il Recovery plan e la battaglia per sconfiggere il Covid. È difficile che ci siano altre figure che possano tenere in piedi un esecutivo di unità nazionale. Non sarebbe facile trovare un sostituto”. La corsa alla presidenza della Repubblica è cominciata già da tempo e sono diversi i nomi sul tavolo, tra cui quello di Silvio Berlusconi. Il coordinatore nazionale di Forza Italia ha chiarito questo punto.

“Non c'è nessuna candidatura del centrodestra – ha specificato – né Berlusconi si è candidato. La coalizione ha i numeri per far valere il suo peso e si muoverà insieme. Che Berlusconi diventi presidente della Repubblica è un mio sogno del cassetto. Ha prestigio internazionale, è un capitano di impresa, è stato più volte al governo”. Le parole di Tajani sono la chiara conseguenza della grande stima nutrita nei confronti del leader del partito, ma non ci saranno inutili forzature. La mancata elezioni di Berlusconi al Colle non significherà che Forza Italia si smarcherà dalla Lega e da Fratelli d’Italia.

Gli azzurri rivendicano esclusivamente la loro storia di forza politica di centro, mai subalterna alla destra, ma la coalizione resta strategica per affrontare le prossime elezioni.

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