Il ministero delle Infrastrutture contro Autostrade "Verifiche compito loro"

Il Mit mette ancora nel mirino il concessionario: "Dimostrate di aver fatto tutto per prevenire il disastro di Genova"

Il ministero delle Infrastrutture contro Autostrade "Verifiche compito loro"

Continua il braccio di ferro tra il governo e Autostrade per l'Italia. Lo scontro si è acceso dopo l'annuncio del premier Conte della revoca della concessione. Scelta questa poi parzialemnete sospesa dopo una giornata, quella di ieri, in cui Salvini e altri esponenti del governo, tra cui il sottosegretario Rixi, hanno cercato di aprire una trattativa con la concessionaria perché si occupi della ricostruzione e soprattutto dell'assistenza delle famiglie delle vittime e di chi ha dovuto lasciare la propria casa che si trovava sotto il ponte Morandi. Ma adesso il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture torna nuovamente a puntare il dito contro Autostrade affermando che la responsabilità dei controlli strutturali è compito del concessionario.

Proprio dal Ministero guidato da Danilo Toninelli fanno sapere, come riporta l'Agi, che "qualsiasi verifica strutturale sulle opere in concessione" è compito "del concessionario e i controlli del concedente sono prioritariamente rivolti all'ottemperanza degli obblighi convenzionali". E nella comunicazione che arriva dalle Infrastrutture viene citato l'articolo 14 del Codice della Strada, nonchè gli obblighi connessi alla gestione e manutenzione del corpo autostradale, come definiti dalla convenzione di concessione. Il Mit ha avviato una propria indagine con una commissione d'inchiesta che già nella giornata di domani avvierà un sopralluogo nella zona del crollo del ponte di Genova. Infine il Ministero mette nel mirino Autostrade: "Nel caso in cui le giustificazioni richieste fossero ritenute inadeguate o carenti", la comunicazione di ieri "varrà come contestazione di inadempimento agli obblighi previsti dalla convenzione di concessione".

E nelle indagini da parte degli ispettori del Ministero emerge già una prima ipotesi sul crollo: "La voce che gira è che il collasso sia stato attivato dalla rottura di uno strallo ci sono testimonianze e video che vanno in questo senso", ha affermato Antonio Brencich, docente dell'università di Genova e membro della commissione dei Trasporti e delle Infrastrutture. Poi toccherà alla magistratura individuare l'esatta dinamica del crollo e definire le responsabilità.

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