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"Dobbiamo parlarne con lui": nelle chat di Grillo spunta Patuanelli

Nelle chat tra Grillo e Onorato sarebbe comparso anche un riferimento all'ex ministro dello Sviluppo economico

"Dobbiamo parlarne con lui": nelle chat di Grillo spunta Patuanelli?

L'indagine della procura di Milano continua ad arricchirsi di particolari. Nei giorni scorsi Beppe Grillo è risultato indagato con l'ipotesi di reato di traffico di influenze illecite. Sotto la lente di ingrandimento sono finiti alcuni contratti pubblicitari sottoscritti nel 2018-2019 dalla compagnia marittima "Moby spa" di Vincenzo Onorato con il blog Beppegrillo.it.

Nel comunicato del procuratore della Repubblica di Milano facente funzione, Riccardo Targetti, si legge che "Onorato ha richiesto a Grillo una serie di interventi a favore di Moby spa" che poi il co-fondatore del Movimento 5 Stelle avrebbe "veicolato a una serie di esponenti politici trasferendo quindi al privato richiedente le relative risposte". Infatti, come scritto da Luca Fazzo su ilGiornale in edicola oggi, si vuole far luce sui parlamentari impegnati nel lavoro prezioso nelle commissioni per capire se abbiano o meno svolto un ruolo nella vicenda.

Spunta anche Patuanelli?

Accuse tutte ancora da verificare, ovviamente. Oggi La Repubblica scrive che nelle chat tra Grillo e Onorato sarebbe spuntato anche il nome di Stefano Patuanelli, ministro dello Sviluppo economico nel governo Conte bis ma ora titolare delle Politiche agricole e comunque non indagato. "Scrivendosi, Grillo e Onorato ragionano sulla necessità di rivolgersi a Patuanelli per sostenere i provvedimenti che potrebbero aiutare Moby. 'Dovremmo parlarne con Patuanelli' è il senso del dialogo tra i due", si legge su La Repubblica.

Proprio ieri l'Ansa aveva riferito del sospetto che i messaggi possano essere stati "veicolati anche a parlamentari del movimento legati al Mise". Ovvero al ministro dello Sviluppo economico. Ma anche in questo caso il condizionale è d'obbligo. Sempre nelle scorse ore La Repubblica aveva parlato della presenza di presunte chat con Danilo Toninelli. L'esponente 5 Stelle ha però precisato di non aver "mai ricevuto pressioni o richieste di favori per aiutare questo, i Benetton, un altro concessionario, e neanche Onorato".

Le chat

Sarebbero una dozzina le chat ritenute rilevanti e su cui la Procura di Milano sta lavorando nell'ambito dell'inchiesta che vede coinvolti Beppe Grillo e Vincenzo Onorato. Stando a quanto trapelato dalle prime informazioni dell'Ansa, i messaggi con le presunte richieste dell'armatore di interventi pubblici a favore del salvataggio di Moby "sarebbero cominciati prima della stipula dei contratti di pubblicità da 120mila euro annui tra la compagnia e la società di Grillo (che risalgono al 2018 e 2019) e sarebbero proseguiti anche dopo".

Le "mosse" di Grillo

In passato non sono mancate uscite pubbliche da parte di Grillo a sostegno di Vincenzo Onorato, descritto dal comico genovese come "da anni impegnato nella salvaguardia dei diritti calpestati di migliaia di lavoratori di Torre del Greco" e che a maggio del 2018 si stava "battendo anima e cuore per salvaguardare i diritti dei nostri marittimi".

Addirittura ad agosto 2018 aveva rilanciato sul suo blog una petizione di Onorato: ai lettori era stato chiesto di aiutare l'armatore "in questa battaglia di rispetto e di dignità dei marittimi", sottoscrivendo i valori della petizione su cui costruire una legge in merito alle tratte nazionali.

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