Coronavirus

Modello Lombardia: ecco l'anagrafe di siero e tamponi

La Regione sviluppa la piattaforma di monitoraggio su profilassi e varianti. Trovato il ceppo "kappa"

Modello Lombardia: ecco l'anagrafe di siero e tamponi

Un monitoraggio costante per analizzare l'andamento e il trend del piano vaccinale anti Covid lombardo. «Una piattaforma - ha spiegato la vicepresidente della Regione Lombardia e assessore al Welfare Letizia Moratti - che permette la valutazione di efficacia, impatto e sicurezza della campagna vaccinale in quanto rende disponibile un'anagrafe di tutti i cittadini con l'aggiornamento dei dati individuali su vaccini, tamponi molecolari e ricoveri».

Ecco che ancora una volta il modello lombardo fa scuola tanto che Agenas, l'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, ha dichiarato «la sua disponibilità a diventare ente attuatore e a svolgerlo nelle regioni». Il modello potrebbe fungere da prototipo per esaminare le campagne regionali in quanto fornisce dati omogenei e standardizzati per tutte le regioni e indirizzare in maniera ancora più puntuale gli interventi.

Per quanto riguarda l'andamento della campagna vaccinale, l'assessore al Welfare ha precisato che in Lombardia l'84 per cento degli aderenti è stato vaccinato per un totale di 8,2 milioni di dosi somministrate. «Rispetto all'invito del Commissario Figliuolo - ha aggiunto Moratti - Regione Lombardia ha praticamente ultimato tutte le fasce d'età over 60: su una platea di oltre 3 milioni di cittadini, gli aderenti sono stati 2.639.871 soggetti, pari all'86 per cento. Il restante 14 per cento è costituito da guariti, positivi e pochi no vax. «La campagna vaccinale ha evitato oltre 2.100 decessi tra gli over 60: ben 1.701 soltanto tra gli ultraottantenni» sostiene Giovanni Corrao, ordinario di Statistica medica dell'Università Bicocca di Milano, che ha presentato lo studio Monitoraggio e valutazione del piano vaccinale anti-covid-19. Per quanto riguarda le fasce più a rischio si registra un'adesione del 100 per cento tra gli over 90 e per la fascia 80-89. Pari al 99 per cento per i cittadini tra i 70 e i 79 anni, al 98 per cento per chi è nella fascia tra i 60 e i 69 anni.

Il dato relativo alla fascia 50-59 anni corrisponde al 96 per cento, quello per chi ha tra i 40 e i 49 anni è all'85 per cento. Si registra un'adesione del 72 per cento per i cittadini tra i 30 e i 39 anni, del 46 per cento tra i 20 e i 29 e tra i 12 e i 19 al 16 per cento.

Per quanto riguarda la lotta alle varianti, che al momento stanno terrorizzando l'Italia, la Lombardia si sta muovendo su due fronti: sequenziamento e vaccini. Tutti i tamponi dei positivi vengono inviati ai laboratori per il sequenziamento in modo da avere sotto controllo la circolazione delle varianti e la loro diffusione. A giugno si conferma prevalente la variante inglese, la cosiddetta variante alpha con il 64 per cento dei casi. I dati sulle varianti indiane - delta e kappa - indicano una diffusione, rispettivamente, del 3,2 per cento e dello 0,8. La variante sudafricana (beta) è al 2 per cento. La buona notizia è che «la copertura vaccinale - ha ribadito la vicepresidente Moratti - funziona anche per le varianti e, pertanto, è sempre fondamentale vaccinarsi».

Così se la Lombardia è la regione stabilmente in testa al rapporto fra dosi consegnate e somministrate (96,5 per cento), come ha ricordato il coordinatore della campagna Guido Bertolaso, ora rischia di subire una battuta di arresto per via della «possibile riduzioni di vaccini, soprattutto di quelli mRna, che creerebbe problemi non solo alla Lombardia».

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