Modena, altro "blitz" di Salvini: "Spaccio? Chiudete il negozio"

Dopo il "citofono" al Pilastro di Bologna, il leader della Lega mette nel mirino un negozio: "Basta con la droga"

Modena, altro "blitz" di Salvini: "Spaccio? Chiudete il negozio"

Matteo Salvini non si ferma. A soli tre giorni dal voto per le Regionali in Emilia Romagna, il leader della Lega ha deciso di far tappa a Modena. E qui incontrando diversi cittadini ha raccolto le loro richieste. Una su tutte ha particolarmente colpito l'ex titolare del Viminale. In tanti infatti hanno chiesto la chiusura di un negozio che sarebbe diventato da parecchio tempo una sorta di base per lo spaccio. E così Salvini ha deciso di recarsi sul posto per mandare un messaggio chiaro all'amministrazione comunale: "Dov'è questo negozio, è qui al civico 38? Chiediamo cortesemente a chi di dovere, alla procura e alle forze dell'ordine, di fare i dovuti controlli in questo negozio, perché qua dentro si spaccia la droga". Poi lo stesso leader della Lega, fermandosi davanti all'ingresso del negozio ha aggiunto: "Speriamo che la nostra presenza di oggi possa portare a fare i controlli del caso, possa portare a qualche chiusura e a qualche arresto. Ringrazio le mamme e le nonne che ci hanno messo la faccia. E' dal '99 che c'è questo negozio? Sono vent'anni? Visto che sono testone, tornerò tutte le volte, finché non sarà chiuso definitivamente".

Il "blitz" di Salvini arriva proprio a pochi giorni di distanza da quel tour tra i palazzi del Pilastro a Bologna dove il leader del Carroccio ha citofonato a un tunisino chiedendo: "Lei è uno spacciatore?". L'episodio ha sollevato subito polemiche da sinistra e anche le proteste da parte dell'ambasciata di Tunisi a Roma. Ma a quanto pare queste incursioni di Salvini sul territorio non piacciono affatto a chi teme di perdere il proprio "fortino" dello spaccio. E così, come abbiamo già raccontato, chi denuncia o chi accompagna Salvini in queste visite tra i quartieri più a rischio subisce pesanti ritorsioni. A Bologna la residente del Pilastro che ha portato Salvini proprio davanti a quel portone col citofono della discordia ha subito atti vandalici sulla propria auto ritrovandola con un vetro sfondato.

Un gesto che la dice lunga su quanto sia ormai alta la tensione in alcune zone delle città emiliane sempre più abbandonate dalle amministrazioni locali guidate dalla sinistra. Il nuovo blitz leghista farà ancora discutere, ma intanto il 26 gennaio si avvicina. E in una campagna elettorale così dura non sono esclusi nuovi colpi di scena.

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