Elezioni regionali in Molise: vince il centrodestra davanti al M5s

Nella sfida per le regionali vince Toma. Dietro il candidato grillino Greco. Tonfo del centrosinistra con Veneziani

Elezioni regionali in Molise: vince il centrodestra davanti al M5s

Donato Toma, candidato alla presidenza della Regione sostenuto dalla coalizione di centrodestra è il nuovo governatore del Molise con il 43,4% delle preferenze. Andrea Greco del Movimento 5 stelle è al 37,82%. Carlo Veneziale (centrosinistra) è al 16,9% e Agostino Di Giacomo (Casapound) allo 0,38%. Il Movimento 5 stelle è il primo partito con il 30,91%. Nel centrodestra Forza Italia è al 9,53%, la Lega all’8,29%, FdI al 4,52%, Orgoglio Molise all’8,4%, Popolari per l’Italia al 7,26% e l’Udc al 5,44%. Nel centrosinistra, infine, il partito democratico è all’8,69% e Liberi e uguali al 3,24%.

Il dato definitivo di affluenza è del 52,16%, i votanti sono stati 172.791. Nelle precedenti elezioni regionali del 2013, quando i seggi rimasero aperti domenica e lunedì, l'affluenza fu del 61,63%.

Alle 19 in Molise l'affluenza alle urne per le elezioni regionali era pari al 38,98%. Un dato più basso rispetto alle politiche del 4 marzo quando alla stessa ora votarono al 56,46%.

Alla stessa ora nelle consultazioni regionali del 2013, che davano la possibilità di votare sia domenica che lunedì, aveva votato il 32,96% degli aventi diritto.Tuttavia, lo scarso numero di votanti nei piccoli centri fa scendere la media. A Campobasso, Isernia e negli altri maggiori centri, infatti, gli elettori ai seggi superano, anche se di pochi punti, la percentuale regionale. Se la tendenza resterà costante, solo alla chiusura dei seggi si vedrà quali effetti avrà avuto sul risultato finale. Attesa e silenzio stampa, al momento, nelle sedi dei quattro candidati alla presidenza dopo una intensa campagna elettorale. Il centrodestra di Donato Toma ha preferito puntare sul consolidato schema della "forza d'urto", con nove liste e 175 candidati.

Una sola lista e un brand attuale per Andrea Greco (M5s), mentre il centrosinistra ha puntato sull'assessore regionale uscente Carlo Veneziale per ricompattare il centrosinistra in 5 liste, diviso fino alla vigilia della campagna elettorale sulla ricandidatura dell'uscente, Paolo Frattura. Per la prima volta nella regione presente anche un candidato di Casapound, Agostino Di Giacomo, con una lista di 15 aspiranti consiglieri su 20.

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