Il monito di Berlusconi: "Impossibile votare quei 5 Stelle incapaci"

L'ex premier in Basilicata per le regionali: "Solo noi per lo sviluppo e le infrastrutture"

Il monito di Berlusconi: "Impossibile votare quei 5 Stelle incapaci"

«Il mio è stato il governo che ha accorciato l'Italia, realizzando l'alta velocità da Torino a Napoli, quello che ha destinato più fondi alle infrastrutture. Quello di oggi ferma tutte le opere, ora rinvia lo Sbloccacantieri e c'è da vergognarsi. Il confronto è troppo a nostro favore. Solo un cieco, alle prossime elezioni, può restare a casa o votare ancora questi incapaci assoluti di 5Stelle».

Nel castello di Federico II a Melfi, che ha visto concilii e lotte tra Papato e Impero, Silvio Berlusconi scuote gli italiani di centrodestra, perché «aprano gli occhi» e capiscano stavolta che bisogna cambiare. A cominciare dal 24 marzo in Basilicata, dove il candidato governatore scelto da Forza Italia è il generale Vito Bardi. Gli ultimi sondaggi danno la coalizione con 9 punti di vantaggio e la vittoria sembra davvero vicina. Ma il Cavaliere spinge fino all'ultimo e, dopo questa seconda trasferta, già prepara il ritorno, giovedì prossimo, per chiudere la campagna elettorale insieme a Matteo Salvini e Giorgia Meloni.

Accolto nel cortile del castello normanno dai fans, Berlusconi si lascia fotografare dalla gente, stringe mani e incita alla lotta per fare Forza Italia più forte. Ammira le sale del museo, le anfore policrome e le armi di 4 secoli prima di Cristo, ma il leader di Forza Italia confessa di sentirsi «giù di morale, incredulo» di fronte al consenso che continua a registrare il M5s, anche se in calo. «Ma che, sono tutti impazziti?». Berlusconi manda dalla terra lucana un messaggio chiaro all'alleato vicepremier Salvini, anche lui in tour elettorale, a pochi chilometri da qui. «Non sarò io a tornare al governo, sono candidato alle Europee, ma credo che il centrodestra abbia imparato, da tutti i recenti errori e stop dell'esecutivo, che bisogna andare verso lo sviluppo e non la decrescita felice».

Per il Cavaliere è «inaccettabile» che il memorandum sull'accordo con la Cina per la Nuova Via della Seta non sia stato presentato al Parlamento, ma comunque «ci allontanerebbe dall'Europa e dall'Occidente, perché non si può fare da soli un accordo con una potenza che vuole l'egemonia commerciale e non solo, senza stare insieme a tutta l'Europa e invece l'Italia dovrebbe essere da stimolo a questa Ue, che non funziona e va cambiata». Per l'ex premier, il Ppe deve trainare l'Ue verso un futuro di grande potenza, anche militare, legata agli Usa ma anche alla Russia, che deve far parte dell'Unione. «Solo così - sottolinea - si tiene testa alla Cina».

Il Cavaliere sta bene insieme alla gente e si sente accolto «con affetto» dai lucani. Il suo ottimismo sul voto regionale poggia sull'empatia come sui sondaggi. «La Basilicata è bella - dice -, dal mare alle montagne, dai castelli ai monasteri, dai templi ai parchi, possibile che l'anno scorso abbia visto solo 787 mila turisti? È anche ricca, di petrolio, di acqua, si tratta di governarla bene, non come ha fatto finora la sinistra e non come possono fare i 5s, che non sanno da dove cominciare. Solo il centrodestra, con Bardi, le darà un'amministrazione competente ed onesta, sulla base delle risposte concrete ai problemi della gente, contenute nel nostro programma».

Il fatto incomprensibile, aggiunge il leader azzurro, è che la Basilicata sia diventata «una delle tre regioni più povere d'Italia, con un'economia che decresce

e l'occupazione che esclude un giovane su due». Per invertire la tendenza, conclude, la coalizione deve tornare al potere e riparare ai guasti della sinistra. Deve succedere nella regione Basilicata, come in tutta Italia.

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