Il monito di Berlusconi: "Nessun gioco di Palazzo. I veri liberali siamo noi"

Summit coi coordinatori e anatema contro chi lascia Fi: "Chi non ci crede non ci serve"

Il monito di Berlusconi: "Nessun gioco di Palazzo. I veri liberali siamo noi"

La campagna per le Regionali entra nel vivo e Silvio Berlusconi riunisce i vertici di Forza Italia e i coordinatori per invitare tutti al massimo impegno in vista di un voto in cui le circostanze eccezionali dettate dall'emergenza Covid rischiano di scompaginare gli equilibri naturali e rimescolare i consensi. Ma ancor di più il presidente Fi vuole smentire con forza le voci fatte circolare ad arte che descrivono gli azzurri in un riposizionamento filogovernativo. Così come intende ricordare a chi è tentato da eventuali avventure centriste a quale destino sono andati incontro gli esperimenti simili fatti in questi anni.

«Dobbiamo chiamare a raccolta le persone serie, le persone per bene, quelli che ci credono davvero, senza curarci di chi ci ha abbandonato per ragioni contingenti, perché non è stata soddisfatta un'aspirazione personale, perché credono di capire da che parte tira il vento e garantirsi un futuro. Non sono molti, non fatevi impressionare dagli articoli di giornale. Ma quei pochi che se ne vogliono andare è bene che lo facciano. Liberano spazio, ora e per il futuro, per chi ci crede davvero», dice l'ex premier in videoconferenza. «Non ci serve chi non ci crede più, chi si è fatto conquistare dalla vecchia politica di palazzo. Tutti i tentativi di questo tipo sono falliti e scivolati nell'irrilevanza. Pensate a Monti, ad Alfano, a Montezemolo, a Passera, a Parisi. Tutti avrebbero dovuto occupare il nostro spazio, invece sono scomparsi o sopravvivono in modo stentato alleandosi con noi. Senza di noi non esiste un governo di centrodestra, né a livello nazionale né locale. Probabilmente a livello nazionale non sarà possibile, senza di noi, alcun governo, salvo ibridi già falliti come la formula gialloverde del primo governo Conte. Forza Italia è indispensabile: non esiste un futuro senza di noi». Ieri, però, la deputata azzurra Benedetta Fiorini ha lasciato il partito per passare alla Lega. La giunta del Senato, tuttavia, ha appena accolto il ricorso di Claudio Lotito che aveva contestato il computo dell'assegnazione dei seggi alle elezioni del 2018. Lotito potrebbe rientrare in Senato al posto del renziano Vincenzo Carbone.

Un affondo altrettanto deciso Berlusconi lo lancia per ribadire la fedeltà di Forza Italia alla coalizione. «Il centrodestra in Italia esiste perché lo abbiamo fondato noi. Vi prego di non credere al Berlusconi concavo e convesso, di non dare retta ai pettegolezzi dei giornali: noi non abbiamo nessuna idea di coalizioni diverse, nessun gioco di sponda con la maggioranza, nessuna possibilità e nessuna volontà di entrare in questo governo. Per noi governare con le sinistre e con i Cinquestelle è semplicemente impossibile. Sarebbe la negazione della nostra storia e della nostra identità. Siamo l'unica forza politica in Italia a rappresentare in modo coerente e univoco i valori liberali, cristiani, garantisti, europeisti». Infine il monito e la richiesta del massimo impegno rivolta a tutti i dirigenti locali. «Queste elezioni non sono per nulla facili: i governatori uscenti, tutti, sono stati rafforzati in modo clamoroso e imprevisto della vicenda Covid.

Voglio vedere tutti in campo davvero intorno alla nostra bandiera. Chi non lo facesse questa volta si porrebbe fuori dal futuro di Forza Italia. Ma io sono certo che nessuno farà questo errore. Farò interventi anche sul territorio in tutte le Regioni al voto: anche io sarò in campo».

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