Monito del Papa: «L'iniquità uccide»

Monito del Papa: «L'iniquità uccide»

«L'economia dell'esclusione e dello scarto uccide». Usa parole forti, Papa Francesco, per condannare il «paradosso dell'abbondanza» ed esortare a sradicare la radice di tutti i mali, ovvero l'«iniquità». Frutto della legge del più forte che schiaccia i più deboli. Lo fa in un videomessaggio inviato al convegno «Expo delle idee» all'Hangar Bicocca di Milano.

«Non è possibile che non faccia notizia il fatto che muoia assiderato un anziano ridotto a vivere per la strada, mentre lo sia il ribasso di due punti in Borsa», chiosa Bergoglio. Cita una espressione a lui cara, quella della «logica dello scarto». Da aborrire. «Gli esclusi non sono solo esclusi o sfruttati, ma sono rifiuti, sono avanzi». Il pontefice argentino, che non perde occasione per condannare lo sfruttamento dei ricchi sui poveri, indica tre atteggiamenti concreti per annientare l'iniquità. Il primo: «Rinunciare all'autonomia assoluta dei mercati e della speculazione finanziaria e agire anzitutto sulle cause strutturali dell'iniquità». Il secondo: mettere al centro sempre la «dignità della persona umana e il bene comune». «Siate coraggiosi e non abbiate timore di farvi interrogare nei progetti politici ed economici da un significato più ampio della vita perché questo vi aiuta a servire veramente il bene comune», è l'invito ai politici.

Infine, il terzo atteggiamento: custodire il Creato. «Dio perdona sempre. Gli uomini perdonano a volte. La Terra non perdona mai!». L'attenzione agli ultimi, ai più deboli, agli indifesi. Non sono temi nuovi per il Papa, che non ha perso tempo nel trasformare le parole in fatti. Da qualche giorno sono in funzione le docce per i clochard, sotto il Colonnato di San Pietro.

E da domani sarà attiva anche la barberia, dove i senzatetto potranno tagliarsi i capelli gratuitamente. E per far fronte alle piogge degli ultimi giorni, il Papa ha fatto consegnare 300 ombrelli a coloro che vivono per strada senza un riparo.

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