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Il "monologo" delle sardine al liceo. È bufera: "Lesi diritti degli studenti"

A Bologna l'intervento delle sardine in assemblea di istituto senza contraddittorio. Esplode il caso politico: la Lega scrive alla preside

Il "monologo" delle sardine al liceo. È bufera: "Lesi diritti degli studenti"

La mail è partita dagli uffici della Camera dei Deputati, destinata alla casella di posta elettronica del liceo artistico “F. Arcangeli” di Bologna. Una richiesta di "chiarimenti" alla dirigente Maria Grazia Diana dopo la rivelazione del Giornale.it sull'assemblea di istituto che domani vedrà (uniche) protagoniste le sardine, invitate a parlare di "Democrazia e attualità" di fronte a tutti gli studenti. Senza alcun contraddittorio.

A firmare la missiva di fuoco, che fa approdare il caso in Parlamento, è Luca Toccalini, deputato del Carroccio e segretario della Lega Giovani. "Il movimento delle 6mila sardine - scrive - non può evidentemente definirsi a-politico, ma probabilmente nemmeno un soggetto a-partitico". È infatti un gruppo che si è speso "a sostegno del candidato del centrosinistra Stefano Bonaccini" alle regionali e che da mesi "attraverso tv, social e giornali" si schiera "apertamente contro i movimenti politici del centrodestra, in particolare la Lega di Matteo Salvini". Per questo è "inaccettabile che gli studenti debbano ascoltare un monologo sull’antisalvinismo senza che ci sia una controparte".

I fatti sono forse noti. Il 15 febbraio la preside invia una circolare (numero 297) agli studenti e alle loro famiglie per informarli che domani, sabato 22 febbraio, presso il Nuovo Cinema Nosadella si terrà "un’assemblea studentesca di istituto sul tema 'Democrazia e attualità'". All’ordine del giorno un "dibattito" con l'intervento dei pesciolini bolognesi. La decisione è stata comunicata dai rappresentanti di istituto a quelli di classe in una riunione di qualche settimana fa. Non tutti erano d'accordo, ma alla fine ha vinto la maggioranza: diciotto classi a favore dell’invito a Santori&co, otto contrarie. In democrazia è così che funziona, per carità. Eppure in molti si sono chiesti: non sarebbe stato meglio organizzare un dibattito pluralista, invitando pure esponenti dell'opposta fazione politica? "Qualcuno lo ha proposto ma ci è stato detto di no", ha rivelato al Giornale.it Nicoletta, nome di fantasia di una studentessa di 14 anni del liceo contraria all'iniziativa. "Non è giusto - ha detto - La politica deve stare fuori dalla scuola. E poi non si può invitare solo un movimento politico senza offrire una controparte".

La partecipazione all'evento, come tutte le assemblee di istituto, sarà obbligatoria. Pena la registrazione "come assenti per l’intera giornata di lezione" cui dovrà seguire la giustificazione da parte di un genitore. Il deputato leghista, viste le premesse, si sarebbe aspettato un intervento da parte della preside: "Ci rammarica il suo assenso a tale iniziativa promossa dalla rappresentanza studentesca - scrive Toccalini nella mail - il dirigente scolastico dovrebbe essere figura garante dei diritti degli studenti e della loro libertà di espressione e apprendimento. Uno studente, qualora fosse in disaccordo con gli interlocutori unici dell'assemblea, potrà davvero sentirsi libero di esprimere le sue riflessioni e il suo punto di vista in un contesto così politicamente indirizzato, forte anche della legittimazione del dirigente scolastico in persona?".

Anche perché, fa notare il leghista, lo Statuto degli studenti afferma che la vita della comunità scolastica "si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono". Dunque invitare solo una componente politica "lede chiaramente il diritto degli studenti ad una formazione ‘volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni’, tra cui anche quella di cittadino ed elettore". La Lega si auspica ora che la dirigenza "provveda immediatamente a sospendere" l'iniziativa, affinché "possa essere garantita quanto prima una democratica, stimolante e costruttiva discussione tra gli studenti, invitando più parti a discutere di 'Democrazia e attualità'".

Abbiamo provato a contattare la preside, per ora senza successo, e non appena possibile forniremo la sua versione. Intanto la polemica non sembra destinata a spegnersi. Domani mattina una delegazione di giovani leghisti andrà davanti a scuola se non otterrà risposte dalla dirigenza. E lo stesso potrebbero fare i ragazzi di Fratelli d'Italia, che valutano anche di richiedere un intervento dei garanti dei minori e degli studenti.

"Ben vengano i dibattiti all’interno degli istituti scolastici - è il sentimento comune - non i monologhi".

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