Il ministero della Difesa russo ha annunciato la morte in battaglia a Bakhmut di due alti ufficiali dell'esercito: si tratta dei colonnelli Vyacheslav Makarov, comandante della quarta brigata motorizzata, e di Yevgeny Brovko, vicecomandante del corpo d'armata «incaricato del lavoro politico-militare». I combattimenti nella città dell'oblast di Donetsk infuriano, con l'esercito ucraino che «continua ad avanzare» nei sobborghi, come dice la viceministra della Difesa di Kiev, secondo cui ieri «le nostre unità hanno catturato più di dieci posizioni nemiche a nord e a sud della periferia di Bakhmut e hanno ripulito una vasta area del massiccio forestale nel distretto di Ivanovo». L'esercito ucraino avrebbe riconquistato 27 chilometri quadrati nelle ultime 72 ore intorno Bakhmut, nell'Est del Paese, come riferisce il think tank statunitense Institute for the Study of War. È una fase difficile della guerra per l'esercito russo, che ieri ha lanciato l'ennesimo attacco notturno sulla città di Kiev, respinto dalle forze di difesa, e ha fatto esplodere missili anche su Kharkhiv, danneggiando strutture ma senza fare vittime. I russi hanno lanciato attacchi su dieci regioni dell'Ucraina utilizzando droni, missili da crociera, aviazione, artiglieria pesante e mortai.
Mosca ha rivendicato di aver colpito «siti di armi occidentali» a Ternopil (in Ucraina occidentale) e Petropavlivka, nella regione orientale di Dnipropetrovsk. I russi hanno bombardando anche la regione di Zaporizhzhia, dove hanno ferito quattro civili nel villaggio di Prymorske.
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