Morto congelato un migrante al confine

L'ultima vittima al Monginevro. Scontro per gli agenti sui treni italiani

Nadia Muratore

Passano attraverso i confini piemontesi, le frizioni più pesanti tra Italia e Francia sulla questione migranti. Da quasi un anno - da quando a marzo 2018 una Ong denunciò l'irruzione della polizia francese in un locale di Bardonecchia dove venivano assistiti i migranti - le incomprensioni per questioni di confine si fanno sempre più accese. Dopo il caso del van con i gendarmeri che lasciò i migranti a Claviere, con tanto di indicazioni sulla strada da percorrere per arrivare in Italia, da fonti del Viminale trapelano nuove informazioni che incrinano i rapporti già tesi. Nell'occhio del ciclone stavolta è finito il comportamento della polizia doganale di Parigi che sale a bordo dei treni italiani, a Modane, per operazioni di controllo che tengono fermi i convogli. E quando ciò accade, sorgono anche problemi per i responsabili dei treni italiani: in alcuni casi i convogli sono partiti con le forze dell'ordine ancora a bordo, circostanza che ha fatto scattare reazioni da parte di Parigi. L'episodio più grave è quello di un capotreno italiano che ha dato il via libera alla partenza e ora rischia una misura detentiva doganale per opposizione allo svolgimento di funzioni, reato punibile con un anno di reclusione e una multa da 15mila euro. Il Viminale ha già contattato i francesi, chiedendo rispetto e ragionevolezza.

Le diatribe più forti riguardano però i controlli sui migranti che cercano di attraversare i confini italiani per approdare in Francia. Sui respingimenti Parigi applica alla lettera il tratto di Dublino: di fronte a un sans papier scatta subito il respingimento verso l'Italia. Sono però sempre più numerosi i migranti che tentano di raggiungere il territorio francese, passando il confine a piedi, con un abbigliamento non adatto che, soprattutto in questo periodo invernale, con la neve che in certi luoghi supera il metro e mezzo di altezza, può essere letale.

L'anno scorso, sul confine italo-francese dell'alta Valle di Susa, erano stati trovati tre cadaveri di migranti, mentre ieri un giovane del Togo è stato ritrovato assiderato in mezzo alla strada nazionale 94 del colle del Monginevro mentre cercava di varcare il confine. Era in grave stato di ipotermia ed è morto qualche ora dopo all'ospedale di Briançon. La Procura di Gap ha aperto un fascicolo per «omicidio involontario».

Per gli attivisti no borders e tra chi è impegnato da mesi nel soccorso dei migranti che cercano di valicare la frontiera, la «responsabilità di queste morti è di chi ha militarizzata le montagne, a partire dalla polizia francese».

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