Cronache

Morto Vannoni, "guru" di Stamina Era stato condannato per truffa

Dalla ribalta tv al processo per la terapia di staminali

Morto Vannoni, "guru" di Stamina Era stato condannato per truffa

Ascesa e caduta del guru di Stamina Davide Vannoni che ieri a 53 anni è morto a Torino. La stessa città che lo aveva visto protagonista del clamoroso caso su una presunta cura miracolosa a base di cellule staminali. La città dove poi nel 2015 era stato processato e condannato per associazione a delinquere finalizzata al raggiro dei malati. Era malato da tempo. La parabola di Vannoni è emblematica di un momento storico nel quale si mettono in discussione certezze scientifiche acquisite da decenni sull'onda di una crescente sfiducia nelle istituzioni mentre si dà credito a personaggi senza scrupoli che sanno nuotare nel mare magnum del caos informativo traendone profitto. L'intricata vicenda risale al 2011 quando tra la Stamina Foundation onlus di Davide Vannoni e gli Spedali Civili di Brescia viene firmato un accordo di collaborazione per la sperimentazione di questo trattamento con cellule staminali su una dozzina di pazienti. Si trattava di persone che soffrivano di malattie per le quali non esisteva una cura ufficiale. L'anno dopo un controllo dei Nas evidenzia come questo trattamento a base di cellule staminali mesenchimali venga preparato in un laboratorio che non rispetta gli standard di legge e soprattutto che questa cura non ha mai passato il vaglio delle autorità scientifiche. L'Agenzia italiana del Farmaco vieta la somministrazione del trattamento. Da qui scoppia l'inferno molti pazienti sono bimbi affetti da malattie gravissime per le quali la medicina ufficiale non offre speranze e così comincia una guerra a colpi di ricorsi al Tar e appelli televisivi. Ma intanto la Procura di Torino indaga sul passato di Vannoni che nel giro di qualche mese passa dall'essere acclamato quale paladino della salute di bimbi a truffatore. Emergono testimonianze di persone che sono state raggirate ed alle quali sono stati chiesti migliaia di euro in cambio della «miracolosa cura Stamina». Molti media cavalcano la protesta dei genitori e sotto la pressione dell'opinione pubblica l'allora ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, nomina un Comitato Scientifico per valutare l'efficacia della cura ma neppure la bocciatura degli esperti chiude la questione.

Anche due anni dopo la condanna del 2015 Vannoni torna alla ribalta per un nuovo tentativo di smerciare la sua famosa «cura».

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