Guerra in Ucraina

Mosca minaccia l'Occidente. "La guerra ibrida sarà lunga" (ma Putin soffre le sanzioni)

Comunque vadano le cose sul terreno in Ucraina, lo "scontro" tra Russia e Stati Uniti sarà lungo e consumato soprattutto sulla "quarta dimensione", ovvero quella cyber

Mosca minaccia l'Occidente. "La guerra ibrida sarà lunga" (ma Putin soffre le sanzioni)

Comunque vadano le cose sul terreno in Ucraina, lo «scontro» tra Russia e Stati Uniti sarà lungo e consumato soprattutto sulla «quarta dimensione», ovvero quella cyber. Segnali arrivano da entrambe le parti, con il Cremlino che avverte come «la guerra ibrida di Mosca con i Paesi ostili durerà a lungo», mentre il presidente americano torna a far appello alle democrazie del Pianeta sollecitando l'unità di fronte a Russia e Cina, promettendo fondi e un'alleanza tecnologica. Al summit virtuale, a cui partecipa anche la premier Giorgia Meloni, Joe Biden annuncia 690 milioni di dollari per promuovere la democrazia all'estero.

Il finanziamento, che fa seguito ai 424 milioni offerti al primo vertice, sosterrà i programmi per organizzare elezioni libere, promuovere i media indipendenti e rafforzare l'azione contro la corruzione. L'amministrazione Biden vuole presentare anche uno sforzo congiunto con circa 10 partner per contrastare l'uso improprio e la proliferazione di spyware, che Washington teme sia diventato uno strumento crescente di Pechino con l'aumentare del suo peso tecnologico. La mossa arriva due giorni dopo che il comandante in capo ha vietato al governo degli Stati Uniti di utilizzare programmi spyware commerciali, e mentre il Congresso sembra orientato a bandire per ragioni di sicurezza nazionale TikTok, la popolare app di condivisione video di proprietà cinese. «Il vento è cambiato», il mondo sta invertendo la tendenza e andando «verso una maggiore democrazia», sottolinea Biden al summit al quale sono stati invitati 121 Paesi. «Le democrazie sono più forti, le autocrazie più deboli», aggiunge, ribadendo che «la Russia è responsabile della sua guerra ingiusta e non provocata contro l'Ucraina». Al forum è intervenuto anche il leader di Kiev Volodymyr Zelensky, riaffermando che «la battaglia per il suo Paese è una battaglia per la democrazia, è una battaglia per il mondo intero». «La Russia è da tempo in guerra con tutti voi», chiosa ricordando gli sforzi di Mosca con la disinformazione, le interferenze elettorali, gli hackeraggi, l'uso dell'energia come un'arma. L'ambasciatore russo a Washington Anatoly Antonov, da parte sua, accusa gli Usa di ipocrisia, sottolineando i problemi di «razzismo, violenza armata, corruzione e disuguaglianza sociale» che ci sono in America. Intanto da Mosca, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov assicura che «questa guerra ibrida che hanno scatenato i Paesi ostili contro la Russia durerà per lungo tempo. E qui abbiamo bisogno di fermezza, fiducia, concentrazione e unità attorno al presidente». Vladimir Putin, invece, è intervenuto sulla questione sanzioni, ammettendo che possono avere «un effetto negativo» sull'economia del suo Paese, ed è necessario «lavorare sulla domanda interna». Secondo il Wall Street Journal, comunque, «l'economia russa sta per crollare». Gran parte del peggioramento delle prospettive deriva da una scommessa sbagliata fatta lo scorso anno da Putin, convinto che avrebbe potuto utilizzare le forniture energetiche russe per limitare il sostegno dell'Europa occidentale all'Ucraina. Di conseguenza le entrate energetiche del governo, sostiene il quotidiano, sono diminuite di quasi la metà nei primi due mesi di quest'anno, mentre il deficit di bilancio si è approfondito. Il divario fiscale ha toccato i 34 miliardi di dollari, l'equivalente di oltre l'1,5% della produzione economica totale del Paese. Ciò sta costringendo Mosca a immergersi maggiormente nel suo fondo sovrano, uno dei suoi principali cuscinetti anticrisi. Il rublo è sceso di oltre il 20% da novembre rispetto al dollaro, la forza lavoro si è ridotta man mano che i giovani vengono mandati al fronte o fuggono per paura di essere arruolati, e l'incertezza ha frenato gli investimenti delle imprese.

Per Alexandra Prokopenko, ex funzionaria della banca centrale russa che ha lasciato il Paese poco dopo l'invasione, «l'economia sta entrando in una regressione a lungo termine».

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