Moscovici attacca ancora: "Il governo italiano non può fare quello che gli pare"

Moscovici: "Debito italiano troppo alto, è un problema per l'Eurozona". E preannuncia le sanzioni: "Ma sarebbe l'esito peggiore"

Moscovici attacca ancora: "Il governo italiano non può fare quello che gli pare"

"L'Italia deve rispettare le regole comuni perché non si può fare ciò che si vuole quando si appartiene alla zona euro". In vista della riunione dell'Eurogruppo di oggi, il commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici, torna ad attaccare duramente l'Italia criticando la manovra economica presentata dal governo Conte. "Che il governo italiano voglia mettere in opera un piano contro la povertà e degli investimenti in infrastrutture lo capisco perfettamente e non lo discuto - spiega in un'intervista a France Info - ma non si può fare ciò che si vuole quando si appartiene alla zona euro, perché i governi e gli Stati hanno firmato insieme dei trattati, il Patto di Stabilità, che impone delle regole comuni. Tutti le hanno rispettate - incalza - se all'improvviso qualcuno dice che queste regole non valgono, parla non solo al popolo ma anche ad altri".

Nell'intervista a France Info Moscovici assicura che l'Eurogruppo sosterrà la decisione di chiedere all'Italia una versione rivista del Documento programmatico di bilancio. "I ministri delle Finanze - annuncia - diranno che il passo della Commissione è un passo di rispetto dello Stato di diritto e di rispetto di una regola che non è stupida, perchè assicura che il debito pubblico non aumenta troppo". Secondo il commissario agli Affari economici, le sanzioni all'Italia potranno anche arrivare, ma restano "lesito peggiore" di questa trattativa. "Non sono mai stato un partigiano di una sanzione - ci tiene, poi, a precisare - sono a favore del dialogo. Sono per un dialogo ininterrotto, continuo, vigoroso con l'Italia".

Interrogato su cosa farà la Commissione europea nel caso l'Italia non presenti un nuovo Documento programmatico di bilancio, Moscovici non si è voluto sbilanciare: "Vedremo...

ma la Commissione c'è per far rispettare lo Stato di diritto, la regola, il regolamento di comproprietà della zona euro, perché non bisogna pensare che ciò che accade in Italia non abbia impatto sulla Francia - continua il commissario agli Affari economici - se l'Eurozona è destabilizzata, se abbiamo problemi finanziari, sono i francesi che ne soffriranno".

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