È la solita magistratura ad orologeria. «Berlusconi ha agito, pacificamente, come privato corruttore e non come parlamentare nell'esercizio delle sue funzioni».
È quanto affermano i giudici della Corte di Appello di Napoli nelle motivazioni della sentenza che ha dichiarato la prescrizione del reato di corruzione nei confronti di Silvio Berlusconi e Valter Lavitola riguardo la presunta compravendita dei senatori che avrebbe poi contribuito alla caduta del governo Prodi. Su questa storia, appunto, il 20 aprile 2017, la seconda sezione della Corte di Appello di Napoli ha dichiarato la prescrizione del reato di corruzione nei confronti di Berlusconi e dell'ex direttore dell'Avanti Lavitola al termine di un processo estenuante e senza fondamento.
Sarebbe piuttosto da chiedersi come mai
proprio durante le campagne elettorali le procure si scatenano contro il Cavaliere tirando fuori qualsiasi vecchia storia pur di danneggiarlo. Ora aspettiamo con ansia un file che colleghi Berlusconi all'omicidio Kennedy.
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