Il Motor Show di Bologna con la formula «4.0»

Campagnoli (Fiera): «L'Italia ha bisogno di un Salone». Spazio alle tecnologie

Bologna Il Motor Show riparte con un progetto ambizioso realizzato da Bologna Fiere, in collaborazione con Anfia (filiera italiana dell'automotive), Autopromotec (filiera italiana dell'auto e della componentistica), Econometrica, Aci Sport e... I puntini di sospensione sono stati voluti apposta dal presidente di Bologna Fiere, Duccio Campagnoli, lasciando di fatto le porte aperte ad altri partner per l'edizione numero 40 della rassegna dedicata al mondo dell'auto, programmata dal 3 all'11 dicembre 2016. In realtà, visto il progetto innovativo e i contenuti, per il Motor Show, che dopo le gestioni di Promotor International (Alfredo Cazzola) e Gl events Italia (Giada Michetti), sarà il primo capitolo di una nuova storia.Rilevato da Bologna Fiere, il Motor Show «quattro punto zero», come è stato descritto, comporterebbe un investimento finale tra i 2 e i 3 milioni di euro. Tra i costruttori che hanno già aderito figura Fca, ieri rappresentata a una tavola rotonda sul mercato dal manager Fabrizio Curci (Alfa Romeo-mercati Emea).«È fondamentale avere in Italia un Salone dedicato all'auto - così il presidente della Fiera, Campagnoli - e siamo pronti a consegnare alle nuove generazioni un Motor Show sempre più ricco di eventi, più emozionante e connesso». Bologna Fiere ha assegnato all'architetto Paolo Maldotti, tra i creatori dei padiglioni di Expo 2015, il compito di realizzare il nuovo lay-out della rassegna in linea con il filo conduttore di struttura «4.0». «La distanza tra Case auto e appassionati sarà azzerata», ha spiegato il progettista. E se il visitatore potrà pianificare sul web la prova di una specifica vettura, grazie all'app dedicata, gli stand si trasformeranno in veri show-room, facilitando il contatto diretto tra appasisionato e modelli esposti. A contorno, insieme agli sono eventi sportivi e gastronomici previsti, si parlerà di mobilità e dei problemi legati al settore, creando una sorta di mercato delle idee.Eugenio Razelli, ex manager di Fca e Magneti Marelli, e past president di Anfia, è il coordinatore dell'Advisory board del Motor Show: «Il nostro obietivo - ha affermato - è di arrivare a 500.000 visitatori già nel 2017. Al punto fermo di evento 4.0, con al centro l'auto connessa e tutte le tecnologie di cui dispone, si aggiungeranno gli ingredienti tipici del Motor Show, cioè il divertimento, le corse e le esperienze al volante. Credo in questa svolta ed esiste una forte potenzialità di sviluppo. Il Motor Show del 2016 non sarà un evento sul tipo di quelli di Ginevra, Parigi o Francoforte che richiedono alle società, per dimostrare chi è il più forte, ricchi investimenti. Qui le Case avranno la possibilità di spingere le vendite e far toccare con mano le tecnologie».I giovani, le start-up e le università saranno tra i protagonisti del Motor Show «4.0», evento che in un certo senso vuole diventare anche una sorta di Ces (il grande Salone di Las Vegas dedicato alle tecnologie, dove l'auto ha conquistato uno spazio importante) ma in chiave italiana.

La rassegna, che avrebbe dovuto tenersi già quest'anno ma è slittata al 2016 proprio per creare i presupposti di una manifestazione unica e veramente nuova, nasce sull'onda dell'ottimismo espresso da Gian Primo Quagliano (Econometrica): «Il mercato dell'auto risale e il nuovo Motor Show sarà un grande successo».

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