Movida violenta: accoltellato l'attore che recitò nel film scritto da Saviano

Ferito Artem Tkachuk, interprete della «Paranza dei bambini»

Movida violenta: accoltellato l'attore che recitò nel film scritto da Saviano

Prima aggredito a calci e pugni, poi accoltellato. È accaduto all'attore diciottenne di origine ucraina Artem Tkachuk, l'interprete di Tyson nel film La Paranza dei bambini di Claudio Giovannesi, tratto dal bestseller di Roberto Saviano. L'aggressione intorno alle 4 di domenica mattina nella zona dei «baretti» di Chiaia, a Napoli, il centro pulsante della miovida napoletana.

Un'aggressione alla quale avrebbero preso parte diversi giovani. Una vera e propria banda di ragazzini, dunque, che lo avrebbe raggiunto mentre si trovava in via Calabritto in compagnia di un amico di 21 anni. Uno dei ragazzi gli avrebbe chiesto semplicemente: «Ma tu, per caso, sei del Rione Traiano?». Non avrebbe neanche atteso la risposta di Artem che lo avrebbe subito colpito con un coltello. Il giovane attore è stato prontamente soccorso e trasportato nel vicino ospedale di Loreto Mare dove è stato medicato e gli è stata data una prognosi di 20 giorni. Cinque giorni di prognosi invece per l'amico, anche lui colpito a calci e pugni.

Ma anche per l'ambulanza non è stata una notte facile. Venti minuti per attraversare la folla, altri 10 per lasciare la zona, poi finalmente via al Pronto Soccorso con i due ragazzi feriti. In totale trenta minuti per percorrere poche centinaia di metri in ambulanza. Con più di un esagitato che si è accanito sulle portiere del mezzo durante il passaggio con calci e pugni. La storia è raccontata su facebook dall'associazione «Nessuno Tocchi Ippocrate», che fa il resoconto dell'intervento del mezzo del 118. «Il mezzo è arrivato in zona baretti di Chiaia e lì è stato costretto a fermarsi - si legge nel post-. È la notte di sabato, la strada è invasa da centinaia di persone che sono tra i localini e sulla carreggiata, che non si fanno da parte e nemmeno potrebbero, schiacciati uno sull'altro nel vicolo già stretto. Così il mezzo di soccorso deve procedere a passo d'uomo, scortato dall'esercito a piedi. E, mentre procede verso la persona da soccorrere, qualcuno comincia a prendere a pugni le fiancate. L'equipaggio conta almeno 20 colpi, cazzotti sferrati dai giovani in strada. Dopo circa venti minuti l'ambulanza riesce a superare la fiumana e ad arrivare al paziente, lo caricano sul mezzo e ripartono. E anche in quel momento uscire dalla zona diventa un'impresa: per arrivare alla Riviera di Chiaia servono altri dieci minuti di traffico e clacson.

Non è la prima notte di guerra urbana a Chiaia, la zona preferita dai ragazzi della «Napoli bene», labirinto di stradine piene di locali e gente che rifornisce di alcol e droga. Il problema è che spesso si finisce per salutare l'alba in rissa. La movida violenta è stata oggetto di numerose polemiche, soprattutto dai residenti della zona, che denunciano una situazione insostenibile. E i presidi volanti delle forze dell'ordine non sembrano aver risolto una situazione fuori controllo soprattutto nei fine settimana e nei mesi estivi.

Negli ultimi anni fece scalpore la megarissa tra bande di tredicenni con spranghe e coltelli tra la gente terrorizzata che fuggiva. Lo scorso 18 aprile un 18enne è stato arrestato con una pistola in tasca. Non finirà certo qui.

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