Mueller: "Trump né innocente né colpevole". E i democratici ora valutano l'impeachment

Il superprocuratore lascia. Pelosi: «Il presidente non è al di sopra della legge»

Mueller: "Trump né innocente né colpevole".  E i democratici ora valutano l'impeachment

C'è stata interferenza dei russi sul voto americano del 2016 e il presidente non è risultato colpevole o innocente. Per la prima volta gli americani hanno potuto sentire la voce di Robert Mueller, il superprocuratore che per 22 mesi ha indagato, lontano dai riflettori, sulle interferenze russe nelle elezioni presidenziali del 2016 e il presunto coinvolgimento del presidente degli Stati Uniti. Donald Trump non è colpevole e non è innocente, e toccherà al Congresso stabilire se il presidente americano, che però considera «chiuso» il caso Russiagate, merita l'impeachment dopo che ieri Robert Mueller non lo ha scagionato.

«Se avessimo avuto la certezza che il presidente non ha commesso un reato, lo avremmo detto», ha detto il procuratore speciale sul Russiagate, annunciando al tempo stesso che «l'indagine è completata» e che si appresta a lasciare l'incarico.

Da questo raro intervento pubblico, pronunciato dal podio della sala conferenze del dipartimento Giustizia di Washington, gli americani hanno avuto conferma che l'integrità del loro presidente sarà ancora al centro di una battaglia politica durissima. Trump, ha aggiunto Mueller, non poteva essere incriminato perchè, essendo in carica, la legge federale non lo prevede. «Sarebbe stato incostituzionale», ha spiegato.

Immediata la reazione dell'opposizione democratica. «Tocca al Congresso agire, bisogna avviare l'iter per l'impeachment». Il procuratore speciale Robert Muller ha appena rilasciato la dichiarazione sull'indagine condotta sul Russiagate quando spuntano i tweet di Cory Booker, Elizabeth Warren, Kamala Harris, Julián Castro e Seth Moulton.

I candidati alla nomination democratica per le elezioni 2020 lanciano tutti lo stesso messaggio: Mueller ha sostanzialmente girato la pratica al Congresso. «Dobbiamo avviare le procedure per l'impeachment. È nostro obbligo costituzionale», scrive Harris. «Tocca al Congresso agire», fa eco Warren. «Mueller ha fatto il suo dovere, ora noi dobbiamo fare il nostro.

Le audizioni per l'impeachment dovrebbero iniziare domani» (oggi, ndr), scrive Moulton. «La dichiarazione di Robert Mueller lo chiarisce: il Congresso ha l'obbligo legale e morale di iniziare immediatamente le procedure per l'impeachment», le parole di Booker. «Nessuno è al di sopra della legge: il Congresso dovrebbe avviare l'indagine per impeachment», chiosa Castro.

«Le prove erano insufficienti e quindi, nel nostro Paese, la persona è innocente. Questo caso è chiuso! Grazie», ha twittato il presidente americano, ma la «terza via» aperta dall'ex capo del Fbi e procuratore speciale rischia di rivelarsi insidiosa.

Ma per la Speaker della Camera, Nancy Pelosi «il presidente Trump non è al di sopra della legge.

Il Congresso ritiene sacro il suo dovere costituzionale di indagare e ritenere il presidente responsabile per il suo abuso di potere. Il Congresso continuerà a indagare e a legiferare per proteggere le nostre elezioni e tutelare la nostra democrazia».

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