Ma perché un cavallo dovrebbe correre per una giraffa? Raol, da cavallo intelligente (i cavalli sono tutti intelligenti), aveva capito che essere il beniamino della sua contrada - quella della «Giraffa», appunto - non sarebbe stato per lui foriero di fortuna. E l'altroieri, Raol, ne ha avuto conferma. Durante il «Palio di Siena straordinario» (non bastava il Palio di Siena normale. No, c'è pure quello «straordinario»), il povero Raol è caduto rompendosi una zampa. Fratturarsi una zampa, per un cavallo, equivale a un ictus per un umano. E infatti, dopo essere stato ricoverato, Raol non ce l'ha fatta. È morto.
Come Raol sono innumerevoli i cavalli che, con crudele regolarità, ci lasciano la pelle, o meglio il mantello (o manto). C'è solo una cosa, forse, altrettanto triste della vita di un cavallo sacrificata per il «divertimento» degli idioti che godono nel vedere correre animali fuori dal loro habitat naturale: è la solita, stanca, inutile, polemica del dopo-incidente. Quelle stesse frasi che ascoltiamo da sempre: «Il palio è una crudeltà»; «Basta con i palii»; «I cavalli non possono morire così» e via recriminando. Tutto giusto. Tutto vero. Ma allora perché i palii continuano a essere organizzati? Perché i cavalli continuano ad essere immolati sull'altare del finto folclore, della finta tradizione? Invece il pubblico si «eccita» con le frustate. Mentre a uccidere i cavalli basta la velocità imposta dal fantino lungo un circuito che sembra fatto apposta per massacrare le zampe e le resistenze (e quindi le esistenze) degli equini. Com'è accaduto a Raol che sabato durante la corsa del Palio di Siena è caduto «riportando una lesione all'arto anteriore destro», come recita l'insensibile referto veterinario.
Paradossalemnte il Palio di Siena «Straordinario» era stato organizzato per celebrare la fine della Grande Guerra: un conflitto in cui, anche i cavalli, sono stati vittime innocenti. Ma allora, almeno, c'era una nobile causa: la difesa della Patria. Morire invece per uno stupido palio è solo una follia. Tutta umana.Onore a Raol.
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