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"La musica deve cambiare". L'incubo di Letta: nasce un partito nel Pd?

I sindaci dem sono pronti a fare un loro partito interno. Letta rischia di essere commissariato: "Se ci coalizziamo, governiamo noi il Pd. Ci faremo valere"

"La musica deve cambiare". L'incubo di Letta: nasce un partito nel Pd?

Le grane per Enrico Letta non sono finite. Proprio ieri il Partito democratico ha compiuto 14 anni: un arco temporale in cui non sono mancati cambi di rotta, sconfitte, scissioni e rinnovi di segreteria. E adesso all'orizzonte si prospetta un altro scossone se le cose non dovessero cambiare. I sindaci del Pd sono pronti a far sentire la propria voce e avvertono che in queste condizioni daranno vita a un loro partito interno. A mettere le mani avanti è stato Antonio Decaro, presidente dell'Associazione nazionale comuni italiani (Anci), che non ha risparmiato critiche al modus operandi del Nazareno.

La "minaccia" dei sindaci del Pd

Decaro, intervistato da La Repubblica, è stato chiarissimo: "O la musica cambia o faremo nascere un nostro partito dentro il Pd". Come mai si è arrivati a questa sorta di "minaccia"? Il primo cittadino di Bari ritiene che i sindaci - dopo il presidente della Repubblica - sono le figure istituzionali in cui i cittadini hanno più fiducia. Pertanto rappresentano un profilo di grande riferimento, ma non sempre ricevono le giuste attenzioni: "Il Pd non li valorizza, se ne ricorda solo a ridosso delle Comunali, che il centrosinistra di solito vince, per poi soccombere alle elezioni generali".

Qui si apre un'altra strada. Come abbiamo già potuto osservare alle elezioni Amministrative di inizio ottobre, a Enrico Letta è bastata qualche vittoria nelle città per esultare e affermare che tutto sommato il centrodestra si può battere. Peccato (per lui) però che i risultati locali non corrispondano alle intenzioni nazionali. Da qui nasce l'invito di Decaro a frenare gli entusiasmi: "È qui lo sbaglio. Pensare che il successo di 10 giorni fa dipenda da strategie nazionali replicabili tout court".

Letta viene commissariato?

Insomma, per il segretario del Partito democratico è arrivato il momento di accelerare e cambiare passo per evitare la mossa dei sindaci dem. Che chiedono semplicemente di essere maggiormente coinvolti e di vedere messo in luce il loro operato: "Non ci basta più essere solo ascoltati, vogliamo entrare nei luoghi dove si prendono le decisioni". Una critica del genere lascia intendere che allo stato attuale nel Pd non funziona così. "Continuano a comandare le correnti che da quando c'è Letta sono persino aumentate", è la denuncia di Decaro.

Di questo passo si rischia la nascita interna del partito dei sindaci. E Letta deve prendere atto che se i sindaci si coalizzano, per la forza e il gradimento che hanno, saranno loro a governare il Partito democratico. Quindi se continuerà questo andazzo il partito dei sindaci sarà presente al congresso. Basta correnti e trionfi di cortesia solo in occasioni di vittorie locali: i primi cittadini pretendono di essere centrali nel partito.

"Altrimenti quando sarà il momento ci metteremo insieme e ci faremo valere", è l'avvertimento lanciato nuovamente da Decaro.

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