Elezioni Europee 2019

Napolitano e Monti in campo per la crociata anti-sovranisti

Da Napolitano a Monti passando per Cattaneo, Piano, Segre e Rubbia: nel mirino il "sovranismo" e il "nazionalismo"

Napolitano e Monti in campo per la crociata anti-sovranisti

I senatori a vita scendono in campo per le Europee. Il voto del prossimo 26 maggio diventa uno spartiacque importante tra la vecchia Europa e la nuova su cui soffiano i venti del sovranismo. E così sul Corriere della Sera con un appello corale i senatori a vita Elena Cattaneo, Mario Monti, Renzo Piano, Carlo Rubbia, Liliana Segre chiamano al voto pro-Europa: "L’Ue è chiamata alla sfida disuperare le difficoltà che la attraversano.Noitutti, partecipando al voto di fine maggio, potremo decidere la direzione di questo cammino". E tra gli appelli al voto ne spiccano due in particolare. Quello dell'ex premier Mario Monti e dell'ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

Il Loden non usa giri di parole e afferma: "Da economista, noto che la Ue funziona, tutela gli interessi europei ed è rispettata nel mondo se gli Stati, assegnandole un obiettivo, le danno le risorse e i poteri necessari. È così per la concorrenza, la moneta, il commercio estero, la ricerca". Poi arriva l'affondo contro i sovranisti: "Invocano la 'sovranità' e la 'nazione' ma, opponendosi ad un’Europa più forte, rischiano di rendereinostri Paesi vassalli di potenze autoritarie extraeuropee".


L'appello di Re Giorgio

Non è diverso l'appello al voto di "Re Giorgio". Anche lui mette nel mirino i "nazionalismi" e il vento "sovranista": "In questa concezione condivisa del ruolo di pace, di crescita economica e di progresso sociale e civile dell’Europa, al di là delle specifiche esperienze e tendenze, hanno identificato la loro visione i Senatori a vita della Repubblica Italiana con l’appello che oggi viene lanciato in alternativa a posizioni regressive di stampo nazionalistico e populista". Insomma la posizione di Monti e Napolitano è chiara: alle urne chiedono di confermare l'Europa che abbiamo conosciuto finora e che negli anni di governo del Loden e di permanenza al Colle di Re Giorgio ha declinato la politica economica sul terreno dell'austerity. Infine in quest carrellata di appelli al voto "responsabile" da parte dei senatori a vita c'è anche quello di Elena Cattaneo. Anche lei mette nel mirino i sovranisti: "Recentemente assistiamo al rinascere dell’odio etnico, agli sciovinismi, a nazionalismi riemersi dalle ceneri del passato che stanno mettendo a dura prova la tenuta del progetto comune".

I senatori a vita ora sono un partito e cercano anche loro di fare campagna elettorale in vista del 26 maggio.

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