Roma - Salvare l'arte italiana per salvare la politica. È una sfida affatto ambiziosa quella che vede Edoardo Sylos Labini nella veste di stratega e regista per una nuova corrente di pensiero culturale con ambizioni forti: ambizioni politiche, appunto. L'attore e regista teatrale, da anni impegnato anche sul fronte giornalistico e politico nella doppia veste di editore del Giornale Off e di responsabile del Dipartimento cultura di Forza Italia, mette sul tavolo una nuova «carta». «Oggi diamo il via - spiega Sylos Labini - al portale www.ilgiornaleoff.it completamente rinnovato nella veste grafica e nei contenuti». Ma soprattutto nelle ambizioni, visto che si fa trampolino di lancio di iniziative da sviluppare direttamente sul territorio per la difesa del nostro patrimonio storico artistico e per il rilancio della cultura liberale propriamente di destra. Al suo fianco c'è sempre Angelo Crespi. I due ambiscono a ripetere (e superare) il successo del Domenicale , il settimanale che tra il 2002 e il 2009 ha portato avanti una politica culturale che aveva tra i principali bersagli la deriva del «politicamente corretto» e il conformismo intellettuale. «Oggi si riparte con lo stesso entusiasmo - aggiunge Sylos Labini, che ha da poco terminato la fortunata teatrale tournée di Nerone, duemila anni di calunnie - perché abbiamo constatato che c'è voglia di aggregarsi intorno a qualcosa di nuovo che metta la cultura al centro di tutto».
La cultura di destra è dominante, secondo Sylos Labini, e chi la coltiva può essere «arruolato» per un progetto che non nasconde anche ambizioni propriamente politiche. «Sono certo che se scendessimo in campo - spiega il regista teatrale - prenderemmo voti anche in quel bacino di elettori che si riconoscono nella sinistra». Per rilanciare il Paese si dovrebbe innanzitutto difendere la sua cultura e il suo patrimonio artistico. E proseguire la battaglia contro il conformismo intellettuale e contro la guerra di posizione della sinistra che ha sostituito alla militanza ideologica la mafia di appartenenza. Tutto questo e altro ancora viene spiegato bene nell'editoriale che compare oggi nel portale rinnovato, dove si può leggere anche un'intervista a Emanuele Severino. Un sito come piazza telematica di aggregazione, insomma, per portare avanti le battaglie del pensiero liberale post-novecentesco.
«Dopo aver ottenuto la restituzione alla comunità del teatro Valle - conclude Sylos Labini - ora appoggiamo la proposta di Barbareschi per salvare un altro teatro storico della capitale: il teatro Eliseo. Anche Franceschini sta iniziando a capire e, tiepidamente, ad applaudire le nostre proposte».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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