Nata donna, farà la cresima da uomo. La Chiesa dice sì: "Non è matrimonio"

Nata donna, farà la cresima da uomo. La Chiesa dice sì: "Non è matrimonio"

Per gli appassionati di classificazioni, è un transgender Ftm, female to male, una donna diventata uomo con un percorso di trasformazione sessuale. Per la Chiesa è una persona battezzata con il suo nome da donna che anni dopo si prepara a ricevere la Cresima in una chiesa torinese con il nuovo nome maschile. Ragioni pastorali, dal momento che è ormai conosciuta come uomo. Il nome con il quale riceverà la Cresima sarà poi annotato sul certificato di battesimo, dove rimarrà per sempre il nome scelto dai genitori.

La vicenda si svolge a Torino e, a causa di uno «spiffero» (nome della testata locale che ha raccontato la storia), il sacramento è diventato un caso, con tanto di contestazione da parte di chi si oppone a farlo celebrare, che ha trovato voce nella Bussola quotidiana. In realtà la Cresima è stata già autorizzata dalla Diocesi e il fatto che la storia sia stata resa nota, sottolinea il cancelliere, esperto di diritto canonico della chiesa torinese, don Alessandro Giraudo, «mette in ludibrio una persona che ha compiuto una scelta irreversibile e che chiede di approfondire un cammino di fede». «Casi del genere sono rarissimi», aggiunge.

«La Chiesa prevede che queste persone siano accompagnate nel loro cammino di fede o appartenenza ecclesiale. Oltre tutto, i motivi per cui un adulto chiede la Cresima di solito sono una riscoperta della fede o il fare da madrina o padrino» spiega a livello teorico. Il matrimonio? In questo caso la questione è totalmente diversa». La scelta torinese sembrerebbe anticonformista o in difformità dalla Chiesa, ma così non è.

L'indicazione delle autorità ecclesiastiche è che persone che hanno cambiato sesso possano ricevere il battesimo e la Cresima, purché si trovino nelle giuste disposizioni spirituali e lo chiedano per fede e non per pubblicità o altre motivazioni (condizioni che per altro valgono per tutti). Battesimo e Cresima - spiegano - sono sacramenti per i quali non esiste una differenza sessuale, uguali per maschi e femmine.

Ben diverso è il sacramento del matrimonio, nel quale la differenza sessuale è fondamentale, così come l'ordinazione sacerdotale, come noto possibile solo ai maschi. Resta da capire se dopo tanto clamore ciò che è rarissimo ma già autorizzato possa essere impedito o rimandato.

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