Guerra in Ucraina

La Nato determinata a dare altre armi all'Ucraina. L'Occidente accelera sui nuovi missili ipersonici

La Casa Bianca annuncerà il piano per sviluppare i razzi già lanciati dalla Cina. Oggi vertice dell'Alleanza. Stoltenberg: "Non mancheranno gli aiuti"

La Nato determinata a dare altre armi all'Ucraina. L'Occidente accelera sui nuovi missili ipersonici

Gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e l'Australia coopereranno nello sviluppo di armi ipersoniche, ampliando il patto di sicurezza per aiutare Washington e gli alleati a rispondere alla rapida ascesa militare della Cina. Lo riporta il Financial Times citando alcune fonti, secondo le quali Joe Biden potrebbe annunciare l'ampliamento del patto Aukus.

Intanto ha parlato il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg alla vigilia del consiglio atlantico. Ha usato parole dure contro Putin, parlando chiaramente di crimini di guerra compiuti contro civili, «atrocità che in Europa non si vedevano da tempo». E ha subito assicurato «determinati a continuare a inviare aiuti all'Ucraina». La Nato ha ribadito che il Paese non verrà lasciato solo, ma anzi. «Siamo determinati - ha ribadito - a dare altro sostegno all'Ucraina, incluso armi anticarro, sistemi di difesa e altri equipaggiamenti. Ma non solo: gli alleati guarderanno anche a come dare assistenza nella cyber sicurezza ed equipaggiamenti per aiutare gli ucraini a proteggersi da minacce chimiche e biologiche». Uno sguardo ampio, che comprende tutti i Paesi in pericolo. «Mi aspetto - ha aggiunto - che decideremo anche di fare di più per gli altri partner della Nato, che sono vulnerabili alle minacce e alle interferenze russe, comprese la Georgia e la Bosnia-Erzegovina». «Giovedì - ha quindi annunciato - saremo raggiunti dal ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. Al tavolo ci saranno Finlandia, Svezia, Georgia e Unione Europea. E saremo raggiunti dai partner Asia-Pacifico della Nato, Australia, Giappone, Nuova Zelanda e Repubblica di Corea, perché questa crisi ha implicazioni globali, che riguardano tutti noi», ha aggiunto ricordando che «la Cina non è stata disposta a condannare l'aggressione russa e si è unita a Mosca nel mettere in discussione il diritto delle nazioni a scegliere la propria strada».

Durante la conferenza stampa si è toccato un altro tema fondamentale: la possibile adesione alla Nato della Finlandia e la Svezia. «Dovranno prendere la loro propria decisione nazionale se vogliono o no unirsi all'Alleanza, la Nato non fa inviti» ha risposto l'ambasciatrice degli Usa alla Nato, Julianne Smith, «Dal punto di vista degli Usa noi daremmo il benvenuto a questi due membri che già danno uno straordinario contributo all'Alleanza, con cui ha già una stretta relazione, stanno facendo importanti contribuiti per l'Ucraina», da anni partecipano già ad addestramenti ed esercitazioni Nato. Ovviamente non mancheranno gli aiuti finanziari e di «assistenza umanitaria». E proprio pensando alla popolazione, rivolge il suo pensiero: «Le immagini dei civili uccisi a Bucha rappresentano una brutalità non vista in Europa in decenni». «Colpire i civili è un crimine di guerra: tutti i fatti devono essere stabiliti e i responsabili puniti. Gli alleati della Nato sostengono le indagini dell'Onu e della corte penale dell'Aja». Nel suo durissimo attacco, Stoltenberg ha anche lanciato l'allarme sul tema delle armi chimiche e nucleari: «Sappiamo che la Russia ha usato agenti chimici. Lo ha fatto contro l'opposizione, l'ha fatto a Salisbury. Abbiamo visto anche che ha sostenuto il regime di Assad in Siria dove le armi chimiche sono state usate. La Russia che ha accusato noi e gli ucraini di prepararci ad usare armi chimiche, cosa che è assolutamente errata. Lo stesso vale per le armi nucleari.

Vediamo una retorica davvero pericolosa dalla Russia, minacciando l'uso di armi nucleari».

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