Navalny ai fan: "Il sostegno mi fa vivere". L'appello Usa

"Grazie mille del vostro sostegno, sia in Russia che nel resto del mondo". Così Alexey Navalny ha voluto dare un segnale tramite il suo account Instagram

Navalny ai fan: "Il sostegno mi fa vivere". L'appello Usa

«Grazie mille del vostro sostegno, sia in Russia che nel resto del mondo». Così Alexey Navalny ha voluto dare un segnale tramite il suo account Instagram, dopo 20 giorni di sciopero della fame e il grido d'allarme della sua portavoce, che nel fine settimana aveva annunciato il rischio che l'avvocato avesse pochi giorni di vita a causa delle mancate cure e dopo il rifiuto di essere visitato dai suoi medici di fiducia. «Il fine settimana è stato piuttosto brutto, mi hanno trasferito nel reparto ospedaliero di un'altra colonia penale - ha scritto l'oppositore politico del presidente russo Vladimir Putin - ma ieri per cinque minuti ho potuto parlare col mio avvocato, mi ha raccontato del vostro enorme sostegno, sia in Russia che in tutto il mondo e questo momento è stato prezios. Per quelli come me, in carcere o a piede libero, che non hanno niente altro che un bicchiere d'acqua, la speranza e la fiducia nelle proprie convinzioni sono molto».

Secondo il suo avvocato, Olga Mikhailova, che si è recata in visita nel carcere nella regione di Vladimir, Navalny «è molto debole, fa fatica a parlare e a concentrarsi». «Non gli stanno dando cure mediche», ha aggiunto Mikhailova la quale ha chiesto che il suo assistito venga trasferito in un ospedale pubblico a Mosca.

Dopo la richiesta dell'Unione europea, ieri si è alzata di nuovo la voce della

cancelliera Angela Merkel: «Il governo tedesco, insieme agli altri, sta premendo perchè Navalny abbia cure mediche adeguate» ha dichiarato la leader tedesca, dicendosi preoccupata per la situazione dell'oppositore russo.

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