Coronavirus

Nelle aziende con meno di 15 dipendenti chi è senza certificato potrà essere sostituito

Sospensione dal lavoro al quinto giorno, ma stop allo stipendio al primo

Nelle aziende con meno di 15 dipendenti chi è senza certificato potrà essere sostituito

Per le piccole aziende un dipendente senza green pass può fare la differenza: avere un lavoratore in meno finché non si mette in regola con il certificato può rappresentare un problema. Per questo è previsto che le imprese private con meno di 15 dipendenti possano sostituire temporaneamente chi è senza il lasciapassare dal quinto giorno di assenza, con un contratto della durata pari alla sospensione. Non appena il lavoratore presenta il green pass, il titolare può rientrare regolarmente in servizio.

Il governo ha disposto una disciplina ad hoc per andare incontro alle piccole società che potrebbero essere danneggiate da un'eventuale riduzione del personale. Rimane il diritto per il dipendente sospeso a mantenere il posto di lavoro e di non subire alcuna conseguenza disciplinare, come specificato nel decreto legge varato giovedì dal Consiglio dei ministri che allarga l'obbligo di green pass a tutti i lavoratori pubblici e privati. Dal 15 ottobre non sarà di fatto più possibile entrare nei luoghi di lavoro senza il certificato che dimostra l'avvenuta vaccinazione, la guarigione dal Covid o l'esito negativo di un tampone che però si può fare al prezzo calmierato di 15 euro (gratis solo per chi non si può immunizzare per motivi di salute). Le farmacie che non si adeguano alla vendita dei test antigenici a prezzo calmierato rischiano una multa da mille a 10mila euro e il prefetto può disporne la chiusura fino a 5 giorni.

Nel settore pubblico chi non è in grado di mostrare il certificato verde all'ingresso agli addetti ai controlli, che possono procedere anche a verifiche a campione, viene considerato assente ingiustificato e sospeso al quinto giorno finché non lo esibisce. Però la retribuzione non è dovuta sin dal primo giorno di assenza, anche nel settore privato. Essere sorpresi senza pass in azienda può costare molto caro: le sanzioni pecuniarie vanno dai 600 ai 1.500 euro e restano ferme le conseguenze disciplinari previste dai diversi ordinamenti di appartenenza. Le stesse multe sono previste in ambito privato e anche il datore di lavoro che fa entrare consapevolmente un dipendente senza certificato rischia di essere multato pesantemente.

Cambia anche la validità dei tamponi molecolari. Come previsto da un emendamento al decreto green pass bis approvato in commissione Affari costituzionali, se il certificato verde rilasciato sulla base di un test antigenico negativo ha una validità di 48 ore, quello ottenuto in seguito all'effettuazione di un molecolare dura adesso 72 ore. «Un aiuto ai cittadini, anche perché molte volte l'esito del test si ha diverse ore dopo o addirittura il giorno successivo, quindi portare la durata a 72 ore significa dare un giorno in più di validità a chi sceglie di fare il tampone», spiega il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa. Non tutti sono d'accordo.

Per Nino Cartabellotta, della Fondazione Gimbe, si tratta di un «rischioso compromesso politico».

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