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La nera profezia su Conte: "Vi dico come cadrà il governo..."

Maurizio Gasparri di Forza Italia scommette sulla fine dei giallorossi: "Prima o poi cadranno, ma non saranno i 5 Stelle a provocare l'incidente"

La nera profezia su Conte: "Vi dico come cadrà il governo..."

Il voto sulla risoluzione relativa al Meccanismo europeo di stabilità è arrivato, ma Italia Viva è pronta a dare battaglia e a non piegare la testa sulla questione della governance per la gestione dei fondi del Recovery Fund. I renziani in Parlamento hanno salvato la poltrona del premier Giuseppe Conte, che temeva uno strappo in grado di provocare una crisi politica. Ma l'incidente è solamente rimandato. Intanto oggi il presidente del Consiglio andrà a Bruxelles, senza però il via libera al piano di spesa del Recovery Fund. Su questo Matteo Renzi sembra essere assolutamente intransigente: o si fa come diciamo noi oppure siamo pronti a lasciare.

In sostanza è questa l'offerta messa sul piatto dal fondatore di Iv. Una sorta di minaccia che ha provocato turbolenze non indifferenti in questi travagliati giorni. Nel frattempo si rincorrono sempre di più le voci sulla caduta del governo giallorosso, alle prese con infinite spaccature e veti incrociati. Sul tema è intervenuto Maurizio Gasparri, che si è detto pronto a scommettere sulla crisi dell'esecutivo: "Prima o poi, Conte cadrà. Cadde pure Berlusconi, non so se mi spiego. Il ragionamento da fare, perciò, è sui tempi". Ne è convinto perché Renzi "alza la fiamma sotto la pentola del governo, che continua a cuocere...".

L'incidente e la crisi

Nel colloquio con il Corriere della Sera, lo storico esponente di Forza Italia ha sostenuto che tuttavia a suo giudizio non sarà il Movimento 5 Stelle a crare l'incidente finale: "Vede: se esco da qui, io sono giornalista, ho maturato esperienza, uno straccio di lavoro lo trovo. Ma loro? Uno come Fico che lavoro potrebbe fare fuori dal Parlamento?". Da una parte i grillini restano a guardare e cercano di difendere il premier, dall'altra il Partito democratico e soprattutto Italia Viva spingono per un cambio di passo. Anzi, a dirla tutta i renziani vorrebbero sfilarsi il prima possibile da una figura che reputano imbarazzante e che agisce con un metodo "che accentra e non decide".

Il senatore azzurro ha sottolineato come invece la storia di Renzi - intenzionato ad andare fino in fondo - sia completamente diversa: era il presidente del Consiglio, aveva il Partito democratico "ai suoi piedi", godeva di consensi che superavano il 40% e poteva contare sul patto del Nazareno. "Ma adesso? Guida un partitino inchiodato al 3% e, mentre prima si sedeva con la Merkel, ora gli tocca Calenda", ha aggiunto Gasparri. Le intenzioni dell'ex premier sono realmente quelle di arrivare a un miglioramento dell'azione del governo guidato da Conte oppure dietro si nasconde un obiettivo meno istituzionale e dunque più personale? "Ogni tanto alza la voce, e stavolta magari, nel merito, ha pure ragione.

Ma quello che cerca, a meno che qualcosa non mi stia sfuggendo, è solo visibilità".

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