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"Nessun rimpasto". Draghi spegne la crisi di governo: "Conte non uscirà"

Nessun rimpasto di governo: Mario Draghi in conferenza stampa butta acqua sulle voci in merito a una crisi di maggioranza

"Nessun rimpasto". Draghi spegne la crisi di governo: "Conte non uscirà"

Mario Draghi è tornato in Italia d'urgenza dal vertice Nato di Madrid per il Consiglio dei ministri straordinario indetto per far fronte al caro bollette. Su questo è stata incentrata la prima parte della conferenza stampa di Mario Draghi. Tuttavia, le domande dei giornalisti non hanno potuto prescindere dalle domande in merito alle fibrillazioni di maggioranza degli ultimi giorni, in particolare sulle rimostranze di Giuseppe Conte e sui malumori del Movimento 5 stelle in merito alla presunta ingerenza di Mario Draghi nella gestione del partito.

"Sono ancora ottimista, il governo non rischia perché l'interesse nazionale e degli italiani è preminente. Il Governo è stato formato per fare e questa è la condizione che ha per fare. il Governo non si fa senza i 5 stelle, questa è la mia opinione", ha dichiarato con fermezza Mario Draghi in risposta alle domande dei giornalisti sulle tensioni in maggioranza. Il presidente del Consiglio ci ha tenuto a ribadire che il M5s "ha dato contributi importanti all'azione di governo e sono certo che continuerà a darli. Il presidente Conte ha confermato che non è intenzione M5s di limitare l'appoggio al governo. Il governo non si accontenta dell'appoggio esterno, è nato con i 5stelle". Il capo del governo ha poi aggiunto: "Nessuno ha chiesto un rimpasto, anzi, nei colloqui tutti hanno escluso questa possibilità o questa esigenza".

Inevitabile la domanda sui contatti tra Draghi, Beppe Grillo e Giuseppe Conte dopo i sussurri e le indiscrezioni di ieri. Il presidente del Consiglio ha riferito di non aver sentito il garante del M5s ma di essersi sentito ieri sera con il leader dei 5stelle, con i quali oggi ha scambiato dei messaggi con l'impegno di un incontro da tenersi domani. E Mario Draghi ha anche smentito categoricamente di aver chiesto la rimozione di Giuseppe Conte dalla guida del Movimento 5 stelle. "Mi dicono che ci sono dei riscontri oggettivi... Vediamoli. Non ho mai pensato di entrare nelle questioni interne di un partito", ha tagliato corto il presidente del Consiglio.

Anche sul dibattito parlamentare in merito allo ius scholae e al ddl sulla cannabis, Mario Draghi è stato categorico nello spiegare la sua posizione: "Sono iniziative parlamentari, il governo non prende posizione e io nemmeno". E sull'ipotesi di una sua candidatura per la prossima legislatura a partire dal 2023, il presidente del Consiglio in carica ha chiuso qualunque porta. Mario Draghi ha anche spiegato la foto del giorno, che lo ritrae in solitaria al museo del Prado mentre effettua una telefonata: "La serata era una cena conclusiva, si parlava di quadri, insomma c'era un'attività sociale e in quel momento io mi sono seduto ed ero in pò stanco, ho fatto delle telefonate purtroppo sono stato sorpreso.

D'altronde mi sarebbe stato impossibile telefonare con tutti davanti".

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