Fosse per Romano Prodi l'Italia dovrebbe accogliere tutti gli immigrati che sbarcano sulle nostre coste. "Non capisco perché si debba distinguere tra rifugiati e migranti economici. Se uno muore di fame, non dovrebbe migrare?". Nel suo intervento alla Conferenza interparlamentare dei Paesi G7/G20, l'ex presidente del Consiglio invita il governo italiano ad aprire le porte del Paese a tutti i clandestini che salpano dalle coste libiche per trovare riparo nel Vecchio Continente.
"Le migrazioni vanno guidate e regolamentate - prosegue Prodi - la quota di Pil africano rispetto alla quota del Pil mondiale non è cambiata dal 1980. Con la differenza che la popolazione africana aumenta costantemente". L'ex presidente del Consiglio sottolinea l'enormità del fenomeno migranti: "Dalla seconda guerra mondiale e fino al 1980 in Europa non arrivava alcun migrante. Dal 1980 in poi i migranti verso l'Europa sono 1,5 milioni ogni anno e i numeri stanno aumentando. D'altronde l'età media in Italia è 46 anni e presto arriveremo a 50 anni. In Italia ci sono più persone che festeggiano gli ottant'anni piuttosto che nuovi nati - argomenta ancora Prodi - in Africa ci sono Paesi in cui l'età media è 17-18 anni". La solita tesi dell'Italia che invecchia e degli immigrati che portano linfa nuova. Di questo passo, stando ai dati pubblicati nei giorni scorsi dall'Istat, da oggi al 2065 "spariranno" 7 milioni di italiani e verranno sostituiti da 14,5 milioni di immigrati. Una vera e propria sostituzione etnica.
Nel suo intervento alla Conferenza interparlamentare dei Paesi G7/G20, Prodi snocciola i soliti dati: "In Germania, Spagna, Italia e Polonia la popolazione sta diminuendo. In Francia la situazione è in equilibrio.
Solo l'Italia perderà 6 milioni di abitanti. L'Africa raddoppierà la sua popolazione entro il 2050". Infine L'ex Presidente della Commissione Ue si chiede: "Come non vedere che le migrazioni sono un aspetto enorme della vita mondiale?".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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