New Orleans, Chicago e quelle origini creole. La storia dei nonni di Papa Leone XIV

I genitori della madre censiti nel 1910 come "black". La fuga dalle leggi razziali

New Orleans, Chicago e quelle origini creole. La storia dei nonni di Papa Leone XIV

Si chiamavano Joseph e Louise e si sposarono a New Orleans, nella chiesa cattolica di Annette Street, nel Settimo Rione della città, quartiere non certo di ricchi. Andarono a vivere in una piccola casa poco distante, oggi abbattuta per costruire un brutto cavalcavia, e con amore misero al mondo sei figlie.

Erano i primi anni del 1900, il Papa del tempo era Leone XIII: oggi su quello scranno c'è un pontefice che ha preso il suo nome, Leone XIV, e che di quella coppia è il nipote. Questa che vi raccontiamo è una curiosità storica, che si fa però storia perché riguarda la persona più nota al mondo, il Papa. Nella famiglia di Robert Francis Prevost ci furono creoli di colore di New Orleans, in Louisiana, Stato del sud fra i più tormentati d'America dalle leggi razziali. E no, non si tratta di avi che si perdono nella notte dei tempi, ma dei suoi nonni materni, Joseph Norval Martinez e Louise Baquié.

La scoperta, eccezionale perché inaspettata, è di due genealogisti, Jari C. Honora e Christopher Smothers. Il certificato di nascita di nonna Louise, quello delle nozze con Joseph e la foto della loro tomba insieme a Chicago (con una sola lapide) sono i documenti scovati da Honora soprattutto negli archivi delle chiese: a riportare la storia è stato per primo il New York Times, ma la vicenda si è presto arricchita di numerosi dettagli.

«Come tutti, anch'io ero davanti alla Tv per vedere il nuovo Papa affacciarsi», ha raccontato Honora al Clarion Herald, quotidiano della arcidiocesi di New Orleans. «Ero in ufficio e ho sentito quel cognome, Prévost. O Prevóst, alla francese. Ho immaginato subito di poter trovare radici lontane, forse in Quebec o in Nuova Scozia, o nella stessa Francia. Magari una connessione di nona o decima generazione con la Louisiana (a lungo colonia francese, ndr). Ho iniziato immediatamente a lavorare per trovare i nomi dei genitori del Papa, ho scoperto che erano di Chicago e di conseguenza ho trovato anche chi fossero i suoi nonni».

Il genealogista ha ottenuto l'atto di nascita della madre del Pontefice, Mildred Agnes, del 1912, figlia di Ferdinand Baquiè, poi sposata Prevost. Nel giro di poche ore, il ricercatore aveva fra le mani qualcosa di strepitoso: buona parte dell'albero genealogico del primo Papa americano, che rispecchia la complessa storia razziale degli Stati Uniti.

Secondo gli archivi consultati, il nonno Joseph Martinez sarebbe nato ad Haiti, nei Caraibi, anche se il certificato di matrimonio con Louise Baquié, celebrato nel 1887, riporta che fosse di Santo Domingo, nella Repubblica Domenicana, perché all'epoca i due luoghi erano lo stesso territorio. Honora scopre che la famiglia di Louise era invece presente in Louisiana dai tempi della colonizzazione francese, già a fine 1600. Joseph era impiegato, o forse proprietario, di una piccola fabbrica di sigari; Louise era figlia di un calzolaio.

La svolta per il genealogista arriva però dai documenti del censimento fatto a New Orleans nel 1910: sia Joseph sia Louise sono indicati infatti come mulatti, o come neri. Nella colonna «razza», la lettera che li identifica è la B, di «black».

«Erano una famiglia creola di colore», ha spiegato Honora ad ABC News. «Il termine indica l'origine, chi è nato da francesi o spagnoli residenti nelle antiche colonie. E di colore vuol dire che erano un mix razziale, una combinazione di tutte quelle origini etniche».

Neri o mulatti, significava vittime di segregazione razziale. A quei tempi, vigevano negli Stati meridionali degli Stati Uniti le tremende leggi di Jim Crow, che non è il nome di una persona ma viene da un'odiosa canzoncina che scherniva gli afroamericani. Tali leggi imponevano di fatto la separazione fra bianchi e neri in ogni momento della vita pubblica. Andava un po' meglio in Louisiana, dove la vita era meno umiliante per i «colored», le persone di razza mista, che occupavano nella società un posto di mezzo. I nonni di Papa Leone erano due «colored» e vivevano dunque dignitosamente: finché nel 1896, a New Orleans, le leggi razziali diedero un altro giro di vite e i creoli di colore furono equiparati ai neri.

«In quei giorni bui, molte famiglie partirono e adottarono un'identità razziale diversa», ha spiegato Honora. Lo fecero anche Joseph e la sua famiglia, che fra il 1910 o il 1912 lasciarono New Orleans per trasferirsi in Illinois, a Chicago. In un successivo censimento, nel 1920, ritroviamo Joseph e Louise classificati con una W, che stava per «white», bianchi. «In quell'epoca ogni aspetto della vita di moltissime famiglie era legato alla razza, a volte anche all'interno della Chiesa», ha spiegato ancora Honora. «E così, chi poteva presentarsi fisicamente come bianco, lo faceva». I nonni del Papa si lasciarono dolorosamente tutto alle spalle e a Chicago misero al mondo la loro settima figlia, Mildred detta Millie, la mamma di Papa Leone.

I canali ABC e CBS hanno ottenuto una fotografia di quelli che vengono indicati come Joseph Martinez e Louise Baquié. L'ha fornita l'altro genetista di questa vicenda, Christopher Smothers: «La linea materna del Papa è radicata nel cattolicesimo nero. Anch'io discendo sia da persone che possedevano schiavi, sia da persone che furono schiave. E dai documenti risulta che lo stesso varrebbe per il Papa: è una storia complessa di liberi e di schiavi».

Il New York Times ha confermato che il fratello di Papa Leone, John, ha riconosciuto i legami dei nonni materni con Haiti e New Orleans e che la questione ovviamente non è un problema, tanto che in famiglia non l'avrebbero approfondita.

Ora le ricerche continuano, assicurano gli studiosi.

«Risultano anche molti cugini che rimasero a New Orleans e hanno cognomi come Flynn, Bagneras, Albanese, Fourié, Ruzzan e Surabaru. Pensiamo che quelle famiglie possano condividere alcune radici con il Pontefice».

L'avventura per completare l'albero genealogico di Papa Leone XIV è cominciata: a quanto pare le radici sono molte, e altrettanti i rami.

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