La Grande Mela è pronta ad archiviare l'impopolare leadership di Bill de Blasio. I newyorkesi si sono recati ieri al voto per scegliere il nuovo sindaco, che dal 1° gennaio dovrà guidare la ripresa economica dopo la pandemia, ma anche la rinascita di una metropoli afflitta da crescenti violenze e disuguaglianze. Fortemente favorito, in una città a stragrande maggioranza di elettori democratici (il margine è circa di 6 a 1) è il candidato dell'Asinello Eric Adams. Ex poliziotto ed ex repubblicano, il 61enne è stato il primo presidente afroamericano del distretto di Brooklyn, oltre che ex senatore nello stato di New York ed ex capitano di polizia che ha combattuto gli abusi dei colleghi e si è detto lui stesso vittima una volta della brutalità degli agenti.
Sulla sponda repubblicana, invece, c'è il 67enne Curtis Sliwa: di origini italiane, ha fondato i Guardian Angels nel 1979, che hanno conquistato i titoli dei giornali per i loro servizi di ordine e soccorso nelle strade di tante città. L'ultimo sondaggio dell'Emerson College pubblicato la scorsa settimana ha mostrato che Adams ha un vantaggio di 40 punti. Figlio di una donna delle pulizie del Queens e di un agente di polizia, ha servito per vent'anni nel dipartimento di New York, ritirandosi con il grado di capitano. Raccontando la sua storia ha ricordato cosa significa crescere povero e nero nel Queens, essere picchiato dalle forze dell'ordine a 15 anni dopo un arresto per violazione di domicilio, e diventare poi una voce per la riforma della polizia. Adams ha posizioni più moderate rispetto ai suoi rivali ultra-progressisti: in campagna elettorale ha promesso che una volta entrato a City Hall punterà su politiche in grado di raggiungere la sicurezza pubblica senza una enorme espansione del Nypd. Ma si è impegnato a far rivivere un'unità di agenti in borghese sciolta nelle settimane successive all'uccisione di George Floyd a Minneapolis nel 2020, quando de Blasio, ostaggio della sinistra radicale, ha tagliato i fondi al dipartimento.
Adams ha sostenuto invece le decisioni del primo cittadino uscente nella gestione della pandemia, in particolare l'obbligo di vaccinazione per i dipendenti pubblici e per i clienti di ristoranti e altri luoghi di intrattenimento al chiuso. De Blasio dopo 8 anni da sindaco punta a diventare governatore dello stato di New York. Secondo i media avrebbe presentato le carte per la candidatura, pur se non è chiaro quando annuncerà ufficialmente la discesa in campo, che al momento vede nell'arena la procuratrice generale Letitia James, che ha affondato l'ex governatore Andrew Cuomo provocandone le dimissioni con il suo rapporto sulle accuse di molestie sessuali, e Kathy Hochul, la governatrice in carica che ha preso il posto di Cuomo dopo il suo addio.
Ieri si sono recati ai seggi anche i residenti di Boston: le candidate sono Michelle Wu e Annissa Essaibi, e in ogni caso si tratta di una corsa storica perché porterà all'elezione della prima donna sindaco. Mentre in New Jersey e Virginia si è votato per il nuovo governatore: se nel primo caso il democratico in carica Phil Murphy dovrebbe vincere facilmente contro lo sfidante repubblicano Jack Ciattarelli, molto più incerta è la situazione in Virginia.
Il dem Terry McAuliffe ha perso il netto vantaggio di cui godeva fino a un paio di mesi fa contro lo sfidante del Grand Old Party Glen Younkin. Ora i due sono testa a testa, e il voto è considerato un referendum sull'amministrazione di Joe Biden e sul partito, oltre che un termometro per le elezioni di metà mandato del 2022.
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