Sparatoria a Strasburgo

New York, Tunisi e Barcellona: le 56 vittime italiane del terrore

New York, Tunisi e Barcellona: le 56 vittime italiane del terrore

L'11 settembre 2001 sotto le macerie delle Torri Gemelle, a New York, c'erano anche dieci italiani. A leggere i nomi incisi sul memoriale di Ground Zero, però, sono molti di più quelli che lasciano trapelare le stesse origini. In totale sono 56 le vittime italiane del terrorismo dal 2001 a oggi. Cinquantasei connazionali che hanno perso la vita da turisti su una spiaggia o in un museo, oppure da expats, da cervelli espatriati per cercare altrove una vita migliore. Nomi a cui da ieri si aggiunge quelli di Megalizzi.

Tutti gli ultimi attacchi terroristici hanno visto morire degli italiani. Il 17 agosto 2017, sulle ramblas di Barcellona, tra le 15 persone che hanno perso la vita c'erano anche Luca Russo, Bruno Gullotta e Carmen Lopardo. L'anno prima, ai mercatini di Natale di Berlino, la 31enne Fabrizia Di Lorenzo è rimasta uccisa investita da un camion lanciato sulla folla, insieme ad altre 11 persone. La stessa fine di sei italiani a luglio sulla Promenade di Nizza. Andando a ritroso, ci sono i nove connazionali vittime dell'assalto al ristorante di Dacca, Bangladesh; Patricia Rizzo, uccisa dall'esplosione alla stazione della metropolitana di Bruxelles, pochi minuti dopo l'attentato all'aeroporto della città. Aveva solo 9 anni, invece, Gaetano Santomenna, figlio del titolare del ristorante di Ouagadougou, Burkina Faso, teatro dell'attentato del 2016. E poi c'è il Bataclan, e la notte di terrore del 13 novembre 2015 a Parigi: a perdere la vita, insieme ad altre 130 persone, è Valeria Solesin, 28enne veneziana. Poi di nuovo Dacca, con il cooperante Cesare Tavella. È marzo 2015 quando a essere preso di mira è il museo del Bardo di Tunisi. Tra i 22 morti ci sono anche quattro italiani: Antonella Sesino, Giuseppina Biella, Orazio Conte e Francesco Caldara. Si salta poi al 2013: Silvano Trevisan viene preso in ostaggio e poi ucciso in Nigeria. Poi ancora Kabul e l'India nel 2010, Gerusalemme nel 2006. Fino agli attacchi alla metropolitana di Londra nel 2005, dove muore anche Benedetta Ciaccia, 32enne romana. Lo stesso anno sei connazionali restano uccisi a Sharm el Sheikh. Nel 2004 è la volta di Egitto e Arabia Saudita, nel 2003 del Marocco, nel 2002 di Bali e nel 2001 dell'Afghanistan, dove muore la giornalista del Corriere Maria Grazia Cutuli.

Fino ai 10 italiani delle Torri Gemelle. MG

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