Zingaretti difende la d'Urso dal Pd: "Io sono qui, altri nei salotti"

Nicola Zingaretti per la prima volta a Live - Non è la d'Urso parla delle sue dimissioni e torna sulle polemiche che l'hanno travolto di recente insieme a Barbara d'Urso

Zingaretti difende la d'Urso dal Pd: "Io sono qui, altri nei salotti"

Nicola Zingaretti in settimana ha rassegnato le dimissioni come segretario del Partito democratico. Da quel momento ha ridotto al minimo le sue apparizioni pubbliche, se non in vesti istituzionali in qualità di governatore della Regione Lazio. Oggi, però, ha scelto di parlare e l'ha fatto a Live - Non è la d'Urso, il programma che poche settimane fa ha difeso con un tweet empatico che gli è costato molte polemiche. "Hai portato la voce della politica vicino alle persone. Ce n'è bisogno!", scriveva Nicola Zingaretti pubblicamente a Barbara d'Urso nel suo post social, facendo innervosire la base radical chic che mai si sarebbe aspettata un endorsement alla conduttrice di successo più pop della tv italiana.

"Il Pd riparta da Barbara d'Urso", scrivevano sui social in piena contestazione a Nicola Zingaretti, che ha avuto l'ardire di dire la sua personalissima opinione, dal suo profilo personale, su un programma televisivo. In tanti si sono domandati se ci sarebbero state uguali reazioni nel caso in cui l'endorsement fosse arrivato a un altro programma che, facendo un'ipotesi, va in onda su Rai3. Coerente e sicuro della sua linea, in barba a qualunque accusa, Nicola Zingaretti ha scelto proprio Barbara d'Urso per il ritorno televisivo a pochi giorni dal terremoto che ha destabilizzato il Partito democratico. "Penso che tutta la politica deve rinnovarsi. Io faccio politica per passione. Tutta la politica italiana dovrebbe aprirsi ed essere più vicina alle persone. Il Pd dev'essere la forza politica che di più è vicina alla condizione umana in questo momento della vita degli italiani. Ho voluto dare una scossa, quando ho percepito il rischio che il Pd potesse implodere dentro le dinamiche interne. Il mio è stato un atto d'amore", ha detto Nicola Zingaretti.

Al netto di questo, però, per Nicola Zingaretti c'è un elemento che più di altri gli ha dato fastidio e che in parte l'ha portato a rassegnare le dimissioni: "Mi ha dato fastidio che tutti insieme abbiamo voluto il governo Conte, tutti insieme voluto questo governo che ha riportato l'Italia in Europa, che ha salvato il Paese. Tutti insieme abbiamo deciso che tutti quanti bisognava sostenere il tentativo di quel governo Il gruppo dirigente ha difeso questa scelta ma quando quel progetto non è andato in porto mi hanno accusato di 'o Conte o morte' . A parte che io non l'ho mai detto, ho chiesto lealtà. Mi ha dato fastidio perché io credo molto nel pluralismo. Siccome dobbiamo fare tante cose, se sono io il problema, sono il primo a fare un passo indietro e a dire a questa grande forza politica che ci vuole un grande chiarimento e troviamo insieme le forme per andare avanti". Nicola Zingaretti, poi, ha rassicurato: "State certi che io non scompaio. Ci sarà con il mio lavoro, e con le mie idee".

Si passa poi alla grande polemica che ha travolto i due nei giorni scorsi. La conduttrice ne approfitta per ringraziare pubblicamente Nicola Zingaretti per il tweet evidenziando che "quando un grande leader politico sottolinea che uno spazio politico e informativo come il nostro è importante per avvicinare la politica alla gente, io di questo sono molto orgogliosa". La d'Urso ha esternato un piccolo senso di colpa per quanto accaduto, ma Zingaretti l'ha rassicurata: "Tu sei stata purtroppo messa in mezzo da un modo sbagliato di fare politica. Ho detto una cosa che confermo: questa è una bella trasmissione e molto popolare. Il fatto che tu abbia fatto la scelta, in una trasmissione popolare, di chiamare i leader della politica italiana di parlare dei problemi delle persone, ho detto grazie. Una bella scelta, perché io sono contro il populismo, che si combatte con la politica popolare, non con la puzza sotto il naso. Si combatte stando vicino ai problemi delle persone".

Nicola Zingaretti ha inquadrato la situazione dal suo punto di vista: "In questo momento va molto di moda l'antipolitica, una trasmissione che chiama i maggiori leader della politica italiana a confrontarsi, a me è sembrato naturale dire: complimenti. Si è scatenato il putiferio ma questa è una cosa da snob. Io non amo la politica snob ma quella nella quale le persone le guardo in faccia e e ne sento la spalla vicino. Quell'aggressione che abbiamo avuto era un po' un segnale che qualcosa non andava". Per Barbara d'Urso è inconcepibile l'attacco subito dal popolo di sinistra al tweet di Zingaretti, anche per lei "inaspettato, perché ho un'immagine nel mio cuore molto chiara e lo sanno". Alla richiesta di motivazione, Zingaretti è stato chiaro: "C'è un elemento di dtstanza. Queste trasmissini sono utili perché ci permettono di parlare alle persone alle persone concrete.

Io l'ho trovato naturale quel tweet. Troppo onore che un tweet faccia così discutere perché parliamo all'Italia da una trasmissione popolare. Se c'è qualcuno che sta bene a parlare solo nei salotti si accomodi".

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