Nocivo per il verde colorarlo di rosso

Il vizio della sinistra di appropriarsi di temi che non dovrebbero avere un colore politico, è duro a morire

Nocivo per il verde colorarlo di rosso

Il vizio della sinistra di appropriarsi di temi che non dovrebbero avere un colore politico, è duro a morire. È accaduto con la cultura attualizzando la lezione gramsciana di egemonia culturale, succede oggi con l'ambiente che si vorrebbe appannaggio solo di un certo mondo progressista quando in realtà, proposte, idee e una visione di ambientalismo (o per meglio dire ecologismo) di stampo conservatore, cristiano o liberale esistono ed aiuterebbero a risolvere gran parte dei problemi di cui si discute in queste settimane. Anche a Glasgow è andata in scena una passerella dei principali leader della sinistra mondiale che, su una strada lastricata di buone intenzioni, si apprestano a concludere un accordo al ribasso. Nonostante il padrone di casa Boris Johnson, un conservatore da sempre attento all'ambiente (da sindaco di Londra fu precursore della mobilità sostenibile e dell'utilizzo delle biciclette), l'orientamento generale della conferenza ha avuto una precisa connotazione ideologica. Non è un caso che la maggiore attenzione mediatica sia stata rivolta al trittico Barack Obama, Nancy Pelosi e Alexandra Ocasio-Cortez, che, accolta come una star, è stata promotrice nel 2019 di un progetto di transizione verso l'uso di fonti rinnovabili al 100% negli Stati Uniti, bocciato dalla Heritage Foundation perchè il suo impatto sull'economia statunitense potrebbe essere disastroso.

Il Cop26 è stato inoltre dominato da uno scontro tutto interno al mondo progressista tra Obama che ha sottolineato la necessità di «fare di più» e l'attivista Vanessa Nakate che l'ha accusato di non aver rispettato le sue promesse quando era presidente degli Stati Uniti.

La percezione è che, così come la politica, anche i giovani attivisti ambientalisti come Greta Thunberg, Vanessa Nakate e i loro coetanei italiani, siano animati da un approccio ideologico e spesso radicale all'ambiente che non aiuta al confronto con i cittadini e il mondo economico. Finché l'ambiente rimarrà ostaggio dell'ideologia, sarà impossibile trovare soluzioni condivise da tutti e continuare ad assistere ad accordi internazionali a ribasso sarà una certezza.

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