
Mariastella Gelmini, senatrice di Noi Moderati, è iniziato l'iter della legge sul fine vita. Quali sono i punti chiave e cosa la distingue dalla sentenza della Corte del 2019?
"Il testo della maggioranza è aderente alla sentenza della Corte e vuole anche porre fine alla legislazione arlecchino di alcune regioni. Le critiche sono in larga parte strumentali. Si chiarisce che non esiste un diritto al suicidio e si ribadisce il principio dell'indisponibilità della vita, ma c'è una casistica - precisa e limitata - entro la quale la collaborazione al suicidio è depenalizzata. E le condizioni previste sono coerenti con le indicazioni della Consulta. Bisogna aver cura e rispetto della vita, sacra e inviolabile. Come diceva Papa Francesco, no alla cultura dello scarto".
Uno dei passaggi più controversi riguarda il ruolo del Servizio Sanitario Nazionale, che non potrà impiegare mezzi o personale per agevolare il fine vita. Qual è il motivo di questa scelta?
"Il Ssn è vocato alla tutela della vita, all'assistenza dei pazienti e alle cure palliative nei casi più gravi. Stiamo parlando di una procedura eccezionale che verrà depenalizzata in casi specifici che non può essere richiesta a un medico del servizio nazionale che, peraltro, potrebbe ricorrere all'obiezione di coscienza: nessuno può essere costretto a un atto che potrebbe essere valutato reato".
Nel testo si parla di cure palliative obbligatoriamente offerte prima dell'accesso al suicidio assistito, ma in molte Regioni sono ancora carenti.
"È un punto cruciale. Le cure palliative sono nel nostro ordinamento dal 2010, ma alcune regioni sono in ritardo. Con questa norma abbiamo chiarito che, se le regioni non provvedono, si nomina un commissario ad acta".
L'introduzione del Comitato nazionale di valutazione con tempi di ricorso fino a 180 giorni non rischia di allungare molto il percorso per chi chiede l'accesso al suicidio assistito?
"I tempi ordinari previsti sono di sessanta giorni, un periodo congruo per una decisione di grande delicatezza. Ci possono essere casi che richiedono approfondimenti e mi sembra doveroso che siano fatti: non siamo di fronte a una formalità burocratica".
Che tempi di approvazione prevede?
"Ci sono le condizioni perché
al Senato si possa concludere l'iter prima della pausa estiva. Poi alla Camera spero che i tempi possano essere contenuti e, come ha sottolineato anche Maurizio Lupi, l'importante è arrivare in fondo con una buona legge".