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A sinistra rosicano: "Alemanno assolto? Leggerò le carte"

Nonostante l'assoluzione in Cassazione per Gianni Alemanno dall'accusa di corruzione, c'è chi ancora mette in dubbio l'operato dell'ex sindaco

A sinistra rosicano: "Alemanno assolto? Leggerò le carte"

In settimana l'ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, è stato assolto dall'accusa di corruzione nell'ambito del processo Mafia Capitale nel filone stralcio Mondo di mezzo. L'assoluzione è arrivata dopo 7 anni di gogna mediatica subita dall'ex sindaco, che al termine della lettura della sentenza ha affermato con soddisfazione: "È finito un incubo". Nonostante la sentenza in Cassazione, però, c'è ancora qualcuno che getta ombre su Gianni Alemanno. In ultimo la giornalista Federica Angeli, ora delegata di Virginia Raggi alle periferie e legalità.

"Questa vicenda, come le altre, ci insegna una cosa: lascia il tempo che trova dare in mano, tutta e sempre, la responsabilità del nostro giudizio politico alla magistratura", ha commentato all'Adnkronos la Angeli. La giornalista, quindi, ha continuato: "Il 'bollo' della magistratura è importante per sancire qualcosa, il bianco o il nero, ma i processi si celebrano sulla base di una dialettica con i pm, la bravura degli avvocati, inoltre i magistrati della Cassazione non entrano nel merito".

Nonostante la chiusura del processo, Federica Angeli polemizza per il risultato. Da parte sua sostiene che sia ormai inadeguato l'approccio di lasciare "pallino e responsabilità alla magistratura". Per lei andrebbe superato sia per le "indagini, rispetto a una visione giustizialista che vede l'indagato come colpevole, sia per le sentenze". Federica Angeli non risparmia le critiche nei confronti di Gianni Alemanno e non si capacita dell'assoluzione decisa dalla Cassazione: "I politici vanno valutati più per le loro azioni politiche. Io avrei attaccato Alemanno da politico più rispetto ad altre cose legate all'amministrazione. Umanamente considero Alemanno una persona perbene e dunque umanamente mi fa piacere, ma da quello che avevo letto sulle carte non mi aspettavo l'assoluzione, era stato condannato in due gradi di giudizio. Voglio vedere le motivazioni della Cassazione per capire cosa è stato rilevato".

Intanto Gianni Alemanno si gode questo momento, che nonostante ci sia ancora chi solleva dubbi sulla sua posizione, ha messo un punto a un'odissea giudiziaria che si è protratta per tanti anni. Gli resta solo un'ultima accusa per traffico di influenze illecite. In riferimento a questo, raggiunto da Il Messaggero ha commentato: "Le accuse residue, che affronteremo nel nuovo processo d'appello, non hanno nulla a che fare con la mia funzione di sindaco, che esce immacolata da ben cinque procedimenti penali". Il sindaco, quindi, sottolinea che quest'inchiesta ha contribuito a far circolare "l'immagine di una Roma mafiosa, di un sindaco accusato di essere mafioso.

E alla fine nulla di questo era vero".

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