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De Benedetti avverte: "Non possiamo far guerra a Putin. Comincia la fame"

Carlo De Benedetti tuona contro Biden sulla guerra in Ucraina, avverte dei rischi economici e di quelli legati alla crisi alimentare e stronca la Nato

De Benedetti avverte: "Non possiamo far guerra a Putin. Comincia la fame"

Tra le voci critiche sulle scelte intraprese dal cosiddetto blocco occidentale rispetto al conflitto in Ucraina, è spuntata quella di Carlo De Benedetti che ha avvertito, secondo il suo punto di vista, su come l'Europa non abbia un "interesse" a muovere "guerra" nei confronti di Vladimir Putin e non solo.

L'imprenditore, che ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera, ha voluto porre accenti anche sul rischio recessione che accompagna la situazione geopolitica internazionale in questa fase. La premessa presentata è proprio sul combinato disposto tra le azioni belliche e le possibili conseguenze economiche: "Una guerra che si sovrappone a una recessione molto severa, come quella cui stiamo andando incontro, è assurda, senza senso. Le conseguenze sarebbero catastrofiche", ha fatto presente De Benedetti, che è poi passato alla condanna a Vladimir Putin, senza omettere come appunto l'Europa, per la sua visione delle cose, non sia destinata a trarre vantaggio alcuno da una situazione di questo tipo.

Le basi di partenza del ragionamento sono appunto due: "La prima - ha detto - : non giustifico Putin; lo detesto. Putin è un criminale e un ladro, che con altri trenta ladri ha rubato la Russia ai russi". Poi la stoccata che interessa l'Europa: "Ma oggi noi europei non abbiamo alcun interesse a fare la guerra a Putin". Il punto sollevato è inerente anche alla differenziazione degli interessi in campo: "Certo, la colpa è sua - ha proseguito, riferendosi a Putin - . Ma gli interessi degli Stati Uniti d’America e del Regno Unito da una parte, e dell’Europa e in particolare dell’Italia dall’altra, divergono assolutamente. Se Biden vuol fare la guerra alla Russia tramite l’Ucraina, è affar suo. Noi non possiamo e non dobbiamo seguirlo", ha risposto, in un passaggio, l'editore.

De Benedetti ha poi ammesso di essere contrario all'invio di armi alle forze del Paese guidato da Volodymyr Zelensky. L'imprenditore non ha lesinato parole critiche nei confronti dell'impostazione promossa dal presidente degli Stati Uniti d'America Joe Biden. Ma tra tutte le questioni affrontate, spicca l'opinione espressa sull'alleanza atlantica. In buona sostanza, per l'editore la Nato è un'organizzazione desueta: "Dobbiamo essere grati alla Nato per il ruolo svolto durante la Guerra fredda; ma ora non ha più senso. La Corea del Sud chiede di entrare nella Nato: ma cosa c’entra con l’Alleanza atlantica?", ha osservato.

Tra le previsioni fornite nell'intervista, infine, pure quella sulla possibile evoluzione del rapporto tra la Repubblica popolare cinese e Taiwan. Per De Benedetti, un attacco della prima sul secondo può dipendere anche dall'esito del conflitto in Ucraina.

Quello che, per l'editore, nessuno può vincere davvero.

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