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"Non si vede la liquidità. Una follia le limitazioni per bar e ristoranti"

Berlusconi attacca il dl Rilancio e avverte: in Parlamento serve dialogo per migliorarlo

"Non si vede la liquidità. Una follia le limitazioni per bar e ristoranti"

Forza Italia dice basta alla politica degli annunci. Con il dl Rilancio il governo piazza sul tavolo 55 miliardi di euro, però - è l'accusa degli azzurri - la lentezza delle erogazioni e delle sovvenzioni potrebbe vanificare lo sforzo finanziario. È lo stesso Silvio Berlusconi a lanciare l'allarme in un'intervista al Tg5. In concreto, spiega, ancora non si è visto niente. «Arriveranno davvero i soldi ai lavoratori? - si domanda - Arriveranno davvero la liquidità e i risarcimenti alle imprese? Arriveranno davvero i dispositivi sanitari per la protezione personale a tutti i cittadini? Finora la risposta è sempre stata No e il nuovo decreto di questo governo, con i suoi 256 articoli e con le sue 495 pagine, con il suo linguaggio burocratico e incomprensibile, che Repubblica ha definito ostrogoto, non abbassa la pressione fiscale, non semplifica le pastoie burocratiche che frenano e ritardano tutto e soprattutto non moltiplica neppure gli investimenti a fondo perduto che sono davvero indispensabili». Per non parlare dei soldi per il turismo (solo 4 miliardi contro i 18 che metterà in campo la Francia). La bocciatura del dl Rilancio, insomma, è piena e sonante.

Entrando nello specifico dell'azione del decreto, Berlusconi boccia quanto previsto proprio per gli esercizi e i negozi. Il decreto, cioè, fallisce proprio nel settore per cui era stato richiesto. La Confcommercio, infatti, aveva fatto sentire la sua voce: 270mila aziende e 420mila posti di lavoro a rischio. Quelle messe in campo, dice Berlusconi, sono «misure deboli e insufficienti». «Come se non si fosse colta la gravità della situazione - commenta -. Per esempio il rinvio delle scadenze fiscali doveva essere fino alla fine dell'anno e non solo di tre mesi. C'era bisogno di più contributi a fondo perduto, soprattutto per i settori come il turismo, la ristorazione, i negozi che devono riaprire e che rischiano di non sopravvivere. Ha ragione il presidente dei commercianti, Sangalli quando dice che la liquidità vera per le imprese ancora non c'è. E in più il governo impone procedure e distanziamenti impossibili per bar, ristoranti, alberghi, stazioni balneari. Mi domando: ma chi ha scritto queste follie? Sicuramente qualcuno che non ha mai lavorato».

Il presidente di Forza Italia, però, lascia aperta la porta del dialogo con il governo. «Abbiamo votato con convinzione i due scostamenti di bilancio per 80 miliardi - ricorda Berlusconi - quando la maggioranza non aveva i numeri per farlo senza chiedere nulla. Abbiamo predisposto più di 150 proposte di miglioramento al decreto Cura Italia e altrettante 150 al decreto Liquidità. Ma sinora il Governo non ci ha voluto ascoltare. Conte ha detto di sperare che maggioranza e opposizione possano migliorare il testo del nuovo decreto in Parlamento. Noi siamo disponibili e anzi abbiamo molte idee per migliorarlo, per aiutare settori completamente dimenticati, come la scuola paritaria, che riguarda un milione di studenti, o per affrontare i problemi dell'agricoltura, che un'inutile e pericolosa sanatoria ha lasciato irrisolti».

Si riapre, intanto, anche il fronte europeo. Mentre Forza Italia si schiera a favore del Recovery fund (diversamente da Lega e FdI), gli azzurri registrano il voltafaccia europeo sul turismo con un'apertura parziale delle frontiere che potrebbe danneggiarci. «Gli accordi tra alcuni Paesi del Nord Europa, sono inaccettabili - commenta -.

Occorre assolutamente che vengano definite regole comuni per far ripartire in sicurezza i viaggi in tutta Europa».

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