Lo chiamano Nonno Libero ma nessuno sa in realtà quale sia il suo nome. Di lui si sa che vive da più di vent'anni ricoperto di buste di plastica nelle strade di Foggia, che non beve e che, dice chi lo conosce «si capisce che ha avuto una vita intensa, con un ruolo anche importante». Ora però dopo l'ultimo ricovero in ospedale potrebbe trovare posto finalmente in una Casa di riposo. Prima però devono scoprire chi è. Toscano, grande intenditore di vini, nonno Libero non ha un nome e non lo hanno scoperto neanche le sue impronte digitali.
E allora? «La soluzione è la residenza fittizia che il Comune di Foggia riconosce ai senza fissa dimora che lo tolga dalla strada una volta per tutte». Cosa che salverebbe la vita all'ultrasettantenne. Nonno Libero sistemato farebbe contento anche Lino Banfi.
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