La svalutazione dell'euro sul dollaro, il ribasso dei prezzi del petroliferi e i tassi vicini allo zero consolideranno la ripresa nel Veneto e in tutto il Nordest, destinati a rappresentare - assieme alla Lombardia - la vera locomotiva d'Italia. Incrociando i dati elaborati dall'Istat e da Prometeia, l'Ufficio studi della Cgia di Mestre ha stimato che nel 2016 la crescita del pil del Nordest dovrebbe attestarsi attorno all'1,3%, 0,4 punti in più rispetto all'anno scorso. In particolare, in Veneto e in Friuli l'incremento di quest'anno dovrebbe toccare l'1,3%, mentre in Trentino Alto Adige l'asticella dovrebbe fermarsi all'1,1 per cento. «Dopo gli 8,6 punti percentuali persi dall'inizio della crisi fino al 2014, nel 2016 si rafforza così l'inversione di tendenza iniziata l'anno scorso (+0,9 per cento rispetto al 2014)», ha commentato il coordinatore dell'Ufficio studi Paolo Zabeo.
«La crescita del Pil nazionale, invece, potrebbe fermarsi all'1,2 per cento», ha evidenziato la Cgia sottolineando come l'area dovrebbe ottenere performance superiori a quelle dell'intero Paese. «Si sta consolidando la ripresa del Nordest, anche se speravamo in dati ancora migliori», ha concluso Zabeo.GDeF- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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