Venditti: "Notte prima degli esami ha emozionato i padri. E ora commuove i figli"

Antonello Venditti ieri sera ha trascorso la sua Notte prima degli esami cantando nel primo dei tre concerti tutti esauriti alle Terme di Caracalla di Roma

Venditti: "Notte prima degli esami ha emozionato i padri. E ora commuove i figli"
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Ascolti Notte prima degli esami e pensi per forza alla maturità.

«Cantando quel brano mi accorgo che riguarda tutti. L'hanno ascoltata quelli che ora sono i papà, le mamma e persino i nonni di chi oggi fa la maturità e ascolta ancora lo stesso brano. Ah, e riguarda anche i professori, naturalmente»

Un simbolo.

«Da oltre quarant'anni. E dire che quel brano non pensavo sarebbe diventato un successo».

Cioè?

«Il singolo del disco Cuore, da cui proviene, era Ci vorrebbe un amico, che ha avuto un riscontro gigantesco, e quindi Notte fu un po' messa da parte. Ma era una bomba inesplosa che aveva solo bisogno di tempo per diventare quella che è diventata».

Antonello Venditti ieri sera ha trascorso la sua Notte prima degli esami cantando nel primo dei tre concerti tutti esauriti alle Terme di Caracalla di Roma, anteprima di un lungo tour estivo che finirà a Palermo a inizio settembre. «Comunque è una sera che per me porta sempre tante emozioni. Nella maturità ci siamo sempre tutti dentro».

Quest'anno tocca a oltre mezzo milione di studenti.

«È un rito che si perpetua. E anche stavolta mi commuove l'idea che ci siano così tante ragazze e ragazzi di questo paese che si confrontano con le speranze, i sentimenti, le angosce e le amicizie».

Tutti non vedono l'ora che passi, questo esame, ma poi tutti se lo ricordano per tutta la vita.

«E io spero che questa palpitazione non muoia mai».

Eppure il mondo è cambiato tantissimo da quando è uscito quel brano, era il 1984.

«Pensi che nel disco Cuore c'era un brano intitolato Mai nessun video mai, avevo in qualche modo intuito che saremmo presto entrati nella società dominata dall'immagine. Ma io preferisco i ricordi, quelli veri, quelli fisici».

Rispetto ad allora c'è anche, giustamente, più attenzione al problema dei femminicidi.

«E difatti il

mio brano inedito, uscito nella riedizione di Cuore, si intitola proprio Dì una parola, che è una canzone importantissima contro il femminicidio. Dì una parola. Sì o no. E dì no quando non vuoi, non aver paura di farlo».

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