Cronache

Novara, crolla cavalcavia: automobile inghiottita. "Consolidato nel 2015"

Solo un grande spavento per la guidatrice. Il sindaco: "Non era una struttura a rischio"

Novara, crolla cavalcavia: automobile inghiottita. "Consolidato nel 2015"

Una voragine di dieci metri che si apre all'improvviso nell'asfalto e inghiotte un'automobile che stava transitando in quel momento. La scena di un disaster movie si è tradotta in realtà nelle prime ore della mattinata di ieri a Novara. È successo sul cavalcavia XXV Aprile che connette il centro con la statale per Milano, una delle arterie più trafficate della città, dove è crollata una parte della rampa dell'infrastruttura in uscita verso Trecate.

Non ci sono state vittime, ma poteva andare molto peggio in un week-end di sangue sulle strade della provincia novarese, dove ci sono stati cinque morti nel giro di 24 ore. Il crollo è avvenuto ieri di prima mattina quando per strada le auto erano ancora poche. A essere inghiottito nella voragine che si è aperta all'improvviso solo un veicolo, una Dacia Duster che si è ritrovata rovesciata su un fianco, incastrata tra il guard rail e una lingua di asfalto che è aperta sulla carreggiata. A bordo c'era una donna che non ha avuto nemmeno il tempo di capire quanto stava accadendo mentre l'asfalto sotto di lei si sbriciolava, trovandosi intrappolata nell'abitacolo tra i vetri dei finestrini in pezzi e la sua automobile rimasta incastrata. Il crollo è avvenuto sulla discesa della corsia sud, a meno di sei metri di altezza. La donna è stata estratta dall'abitacolo da altri automobilisti di passaggio che sono riusciti a frenare in tempo e poi è stata trasportata all'ospedale Maggiore, dove è stata medicata sotto shock ma senza ferite gravi. «Fortunatamente non ci sono stati feriti. Non si è trattato della caduta del ponte, ma del distacco di una spalletta del muro di contenimento, nella parte finale», ha spiegato il sindaco di Novara Alessandro Canelli.

La Procura di Novara aprirà un fascicolo di indagine per attribuire eventuali responsabilità e capire quali siano state le cause del crollo. Da determinare se si sia trattato di un problema strutturale o di altro tipo, valutando anche quanto abbia contribuito la pioggia caduta fin dalla serata di sabato. L'intero cavalcavia è stato chiuso al traffico mentre la linea ferroviaria Torino-Milano, che passa sotto l'infrastruttura, ha continuato a funzionare. I disagi alla viabilità cittadina già a partire da oggi saranno notevoli. In municipio subito dopo il crollo è partito lo studio di un piano organizzativo che coinvolge il trasporto pubblico per favorire gli spostamenti degli studenti. I disagi maggiori riguarderanno però i lavoratori pendolari in entrata e in uscita dalla città.

«Come amministrazione ha sottolineato il sindaco di Novara - verificheremo come sia potuto accadere, visto che sul cavalcavia erano stati effettuati dei lavori di consolidamento della struttura sette anni fa, seguiti da monitoraggi negli anni successivi. Il sovrappasso non era tra quelli a rischio». I lavori di consolidamento della struttura risalgono al 2015, con una procedura di somma urgenza visto il deterioramento del cavalcavia, inaugurato a fine 1974. Per tutta la giornata di ieri sulla vicenda si sono susseguite prese di posizione e richieste di chiarimento, arrivate sia da cittadini che da esponenti politici, con la rievocazione del crollo del ponte Morandi.

Il senatore del Pd Enrico Borghi ha annunciato che su quanto avvenuto presenterà un'interrogazione: «Sarà il primo atto del mio mandato senatoriale. Chiederò di chiarire le cause e accertare le responsabilità del cedimento. Dalle prime dichiarazioni sembrerebbe che la struttura sia stata sottoposta di recente a verifiche e ne era stata constatata la perfetta agibilità. A questo punto ci sono legittimi interrogativi a cui rispondere.

È indispensabile una piena assunzione di responsabilità e una verifica della catena di controllo».

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