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Una nuova denuncia per Salvini: "Rischio fino a 15 anni"

Il leader della Lega ancora nei guai per aver bloccato 131 migranti a bordo della nave Gregoretti: "Una vergogna"

Una nuova denuncia per Salvini: "Rischio fino a 15 anni"

Matteo Salvini è ancora nei guai. L'ex ministro è stato infatti denunciato per sequestro di persona: "Oggi - ha detto il leader della Lega a Fuori dal Coro, su Rete 4 - mi è arrivata una denuncia: sarei colpevole di reato di sequestro di persona aggravato per aver 'privato della libertà personale 131 immigrati presenti sulla nave Gregoretti', rischio fino a 15 anni di carcere. Questo è il più grave". Ma andiamo con ordine e, prima di tutto, ripercorriamo i fatti di quest'estate. L'estate dei porti chiusi.

Salvini e il caso Gregoretti

È il 28 luglio e la nave Gregoretti ha a bordo 131 migranti, recuperati in mezzo al mare. Essendo un mezzo militare, la nave della Guardia costiera si dirige prima verso il porto di Lampedusa e poi verso quello di Augusta, con la speranza di far sbarcare i migranti. Il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli fa un appello all'Europa e chiede agli Stati membri di farsi carico delle persone a bordo della nave: "La Gregoretti ha ormeggiato al porto di Augusta, come è normale che sia per una nave militare. Ora la Ue risponda, perché la questione migratoria riguarda tutto il Continente". Nessuno, però, risponde. L'Ue fa orecchie da mercante e l'Italia viene lasciata sola. Ancora una volta. Le ong, inoltre, cominciano a fare sentire la voce grossa, inveendo contro i metodi, giudicati brutali, dell'allora ministro dell'Interno, Salvini appunto. Dopo giorni di tira e molla, i migranti verranno fatti scendere dall'imbarcazione.

Tutto finito? Per niente. La procura di Siracusa apre un fascicolo sulla nave Gregoretti: "Stiamo verificando le condizioni igienico sanitarie della nave e naturalmente quelle delle persone a bordo – dichiara il procuratore di Siracusa Fabio Scavone all’Agi – Dopo tanti giorni, occorre capire quale è la situazione e se ci sono migranti le cui condizioni non consentono più di stare sulla nave". Salvini, ovviamente, finisce tra gli indagati.

Passano circa due mesi - siamo infatti al 21 settembre - e l'ormai ex ministro dell'Interno vede recapitarsi a casa una lettera: "Sabato pomeriggio, a casa coi bimbi a fare i compiti e guardare i cartoni, suonano alla porta e ti consegnano una busta chiusa che arriva dalla Procura di Catania... Mah... Che dite, buone o cattive notizie? La apriamo insieme più tardi e ne parliamo?? Paura? Di niente e di nessuno". Le notizie, in quell'occasione, erano buone: archiviazione.

Ora però il tribunale dei ministri di Catania ha chiesto al presidente del Senato l'autorizzazione a procedere per sequestro di persona nei confronti di Salvini. Insomma, tutto da rifare. "Ritengo che sia una vergogna - ha detto il leader della Lega a Fuori dal coro - che un ministro che ha difeso i confini del suo Paese possa essere processato per essersi occupato della sicurezza dei suoi cittadini. Vorrei sapere quanto costerà alla collettività questo processo. Mi spiace che tribunali italiani, oggi intasati, debbano perdere tempo per indagare un ministro che ha fatto quello che gli italiani gli hanno chiesto di fare".

Ma non solo. Come nota Salvini, la lettera di notifica "è firmata dal presidente del tribunale dei ministri Lamantia, iscritto a Magistratura democratica, e trasmessa al presidente del Senato".

Che poi ha aggiunto: "In un Paese normale sarebbe in carcere Carola, che con la sua manovra, attraccando in un porto che le era stato espressamente vietato, ha anche rischiato di uccidere dei finanzieri".

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